Il museo che non ti aspetti
Una collezione di vetture peugeot? Magari a Sochaux, in Francia?
E invece proprio dietro l'angolo, in Toscana, ha sede la galerie peugeot, una splendida collezione di vetture del marchio francese. raccolte grazie alla passione di Daniele Bellucci, esperto Peugeot, scrittore (le più dettagliate letture sui modelli del Leone sono sue) e proprietario di questo piccolo tesoro in terra Senese.
Due piani di esposizione per un percorso unico
Daniele mi accoglie alla Galerie Peugeot con calore, iniziando un dialogo che è più un percorso attraverso la storia della sua vita e della sua collezione, non nascondendo le tante difficoltà che il mantenimento di un tesoro del genere implica, nonostante il suo museo sia riconosciuto da Peugeot Italia (con cui spesso ha collaborato) e che esso stesso ospiti la sede del Club Storico Peugeot Italia.
Chiaramente le meraviglie da scoprire sono molteplici. E il valore aggiunto della Galerie è proprio Daniele, che oltre a raccogliere le vetture, è un formidabile “cicerone” nel raccontare le mille peculiarità di vetture che sono diventate per lui una passione da quando, in missione per lavoro, gli venne affidata la sua prima Peugeot. Un amore che si riconosce nel piacere del dettaglio e della divulgazione.
Nel mio caso ben 3 ore di racconto soffermandosi su alcune vetture rarissime e su alcuni pezzi unici.
Lo scrigno delle meraviglie
Elencare tutte le meraviglie sarebbe francamente eccessivo, ma alcune vetture meritano davvero una menzione particolare. Partendo dalle 2 Peugot 301 D del '34, una coupè bianca e una meravigliosa cabriolet rossa, entrambe in condizioni da concorso, tanto da essere state a lungo ospiti in sedi Peugeot Italia come vetture rappresentative del marchio.
Una splendida woody, 202 Canadienne 1949, con le parti in legno (create dopo la seconda guerra mondiale per la scarsità di acciaio dovuta al conflitto) che risultano delle piccole opere d'arte, o come sottolinea Daniele, dei “veri e propri mobili di pregio”.
Non mancano le testimonianze dei primi anni di Peugeot, con una singolare Peugeot BP1, la Bebé datata 1916 e figlia di un accordo tra Peugeot e un giovane Ettore Bugatti
Le one-off e quel restauro da completare
Mentre osservo le varie sezioni dell'esposizione, con un occhio di riguardo soprattutto alla sezione dedicata al legame tra Peugeot e pininfarina, si riamane colpiti da alcune delle one-off presenti nella Galerie, come la Peugeot 604 Limousine realizzata da Heuliez, utilizzata come “Papa Mobile” da Giovanni Paolo II o ancora la 604 Berlina originale, auto del direttore della corsa al Tour de France, vettura personalizzata per la corsa in giallo e esclusiva della Galerie, tant'è che Daniele si sofferma orgogliosamente indicando che a Sochaux ne hanno dovuta realizzare una versione replica per poterne avere una in esposizione.
Ma Daniele tiene anche un ulteriore asso nella manica da completare. In un angolo dell'esposizione, una vettura smontata attende le sue cure.
Si tratta di una peugeot 402 eclipse, le famose prime vetture con il tetto rigido a scomparsa. Una chicca che attende le cure del suo padrone e che speriamo veda la luce molto presto. Un ulteriore gioiello per una collezione che emoziona e stupisce.
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto