Distinguersi
In un panorama di eventi compresso, con manifestazioni storiche praticamente settimanali (se non sovrapposte), la Modena Motor Gallery, arrivata alla sesta edizione, cerca di distinguersi per la proposta di tematiche ed eventi, riuscendo a sorprendere per la qualità degli eventi.
Tributo abarth e Ferrari
Cuore dell'esposizione di quest'anno la retrospettiva su karl abarth con una selezione di bellissime vetture sia stradali che racing, con la chicca della Fiat-Abarth 750 Spider Allemano a fare da apripista a un'esposizione di capolavori eccezionale compresa la splendida barchetta firmata da Arturo Merzario.
Accanto all'esposizione Abarth, l'interessante sala dedicata ad Enzo Ferrari, con video proiezione di filmati inediti e testimonianze su Enzo Ferrari. E come ciliegina sulla torta, al centro della sala, si sono alternate nei due giorni di esposizione due pezzi unici: la Ferrari 195/212 Inter vignale della collezione Camellini e la splendida Auto Avio Costruzioni 815, prima vettura costruita da Ferrari (che al tempo non poteva dare alle proprie vetture il suo nome per l'embargo impostogli all'uscita dalla scuderia Alfa Romeo).
Non sono inoltre mancati incontri e approfondimenti su vari temi del motorismo, apprezzati dal pubblico più tecnico e in cerca di approfondimenti tematici.
Le chicche: i privati e il raduno A112
Altre chicche sono venute dalle esposizioni di club, privati e commercianti. Per rimanere in tema, in vendita (oltre 150.000 euro) una Fiat-Abarth 750 Record Monza Zagato, e un'interessante Citroen Dyane 6 4×4 con 2 motori. In esposizione, tra le altre, la splendida Lamborghini countach LP 400 “Periscopica” viola, protagonista su Ruoteclassiche di Marzo 2018, accreditata come una delle due prodotte da Lamborghini in questo colore.
A chiusura dell'evento, nel pomeriggio di domenica, l'arrivo del raduno autobianchi con una moltitudine di A112 a dividersi il parco esterno della fiera di Modena.
In conclusione, confrontando gli eventi simili incontrati nel corso dell'anno, la modena motor gallery si è ritagliata un suo spazio e dimensione, dandoci, come Ciclo Otto, la voglia di tornare per la prossima edizione.
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto