Un'asta in blocco per Sotheby's con la vendita delle 3 versioni della alfa romeo bertone b.A.T. Raggiungi oltre 14,5 milioni di dollari.
Arte contemporanea
Sotheby's realizza a New York un'asta straordinaria per l'incanto delle 3 B.A.T (Berlinetta Aerodinamica Tecnica). Vale la pensa notare che la vendita di queste vetture è avvenuta in un'asta di arte contemporanea e non nella classica vendita di vetture all'incanto, solitamente gestita da RM Sotheby's.
D'altra parte le 3 vetture sono concept cars che attingono forse più all'arte che alla mera produzione automobilistica.
Realizzate da franco scaglione, queste auto, denominate rispettivamente B.A.T. 5, 7 e 9, rappresentano essenzialmente degli concept di design alla ricerca della miglior penetrazione aerodinamica possibile.
Sfruttando gli studi aeronautici di Scaglione, il design delle vetture trae netta ispirazione da quello dei jet. Le tre realizzazioni mantengono comunque un proprio stile e personalità.
B.A.T. 5: la prima della serie
Il nome “5” deriva dal fatto che prima della vettura definitiva vennero realizzate altre 4 vetture di test, arrivando alla definizione dell'auto solo alla quinta realizzazione. Basata sulla meccanica dell'Alfa 1900, venne presentata al salone di torino del 1953.
Il design venne accolto con entusiasmo, e a questo si accompagnava il notevole studio aerodinamico con un CX calcolato che raggiunge 0,23.
B.A.T. 7: affinamento
Forte del successo della 5, Bertone affidò a Scaglione la realizzazione della seconda B.A.T., la 7, che presenta uno studio aerodinamico ancora più estremizzato.
Presentata esattamente un anno (Salone di Torino del 1954), la vettura, disegnata da Scaglione senza computer e galleria del vento, raggiunse un CX di 0,19.
B.A.T. 9: ingentilimento
La terza e ultima B.A.T., la 9, viene realizzata subito dopo, e presentata nel 1955 a Torino, in mostra insieme alle 3 sorelle.
L'ultima B.A.T. è una versione più razionale del progetto, con una vettura più vivibile e più Alfa. Anteriormente viene inserito il classico scudetto Alfa Romeo e vengono aumentate le superfici vetrate: più auto e meno “concept”.
Auto private, esibizioni pubbliche
La particolare natura di queste vetture ha portato i fortunati proprietari che si sono succeduti nel tempo, a mostrarle nei principali concorsi d'eleganza. D'altra parte sono vetture da ammirare più che da guidare.
Spesso protagoniste ai saloni dell'automobile e concorsi d'eleganza, la speranza è che il nuovo facoltoso proprietario continui la tradizione di esporle e concederle.
D'altra parte stiamo parlando di opere di design più che autovetture da vivere.
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto