L’auto come una tela. E’ il principio fondante del BMW Art Car Project, un storia che da oltre 45 anni lega il marchio bavarese al mondo dell’arte.
Dopo la nascita del progetto, negli anni ’80 si assiste ad un’evoluzione delle Art Car, che coinvolgono nuovi artisti e assumono un respiro più ampio, affrontando anche tematiche legate al territorio.
Gli anni 80: le auto come tele
Ad inizio degli anni 80 le BMW Art Car lasciano il mondo delle corse dove erano utilizzate come veicolo promozionale e vengono realizzate utilizzando, come base, vetture BMW di serie.
#5 / Ernst Fuchs
Nel 1982 viene realizzata la prima Art Car di un’artista europeo.
Tocca all’austriaco Ernst Fuchs inaugurare le Art Car del vecchio continente, dipingendo una BMW 635 Csi con un motivo fiammeggiante.
Il visionario artista (morto nel 2015) descrive la sua opera come l’immagine di una lepre che attraversa una strada saltando sopra una vettura fiammeggiante (se vi soffermate sul cofano vettura noterete la sagoma verde citata dall’autore).
L’auto, a differenza delle precedenti opere, non solo non ha mai corso una gara ma non ha neanche percorso un chilometro.
#6 / Robert Rauschenberg
Nel 1986 vede la luce la BMW 635 Csi decorata da Robert Rauschenberg.
Per la prima volta, una art car viene decorata con stampe fotografiche. L’auto ha due sezioni: il lato destro è adornato da stampe di opere di Bronzino, mentre sul lato sinistro è presente un ritratto realizzato da Ingres.
Il resto dell’opera utilizza immagini fotografiche di Rauschenberg che in questo caso adorna anche i cerchi della vetura.
Da notare che le stesse immagini verranno riutilizzate da Rauschenberg per un’altra serie di opere (la “Beamer” series), spesso esposte insieme alla vettura d’origine.
Il 1989 è un anno speciale per le Art Car con due vetture prodotte e il ritorno delle auto da corsa.
#7 / Michael Jagamara Nelson
Le due BMW M3 Gruppo A vengono decorate a mano da parte di due artisti Australiani. La numero 7 è opera di Michael Jagamara Nelson.
L’artista, indigeno Australiano e rappresentante dell’arte aborigena la vettura con un motivo che vuole rappresentare i grandi spazi australiani visti da un’aeroplano.
#8 / Ken Done
Anche la vettura realizzata da Ken Done si ispira ai paesaggi e colori australiani
In questo caso, l’auto presenta due anime ricche di colori, in cui l’artista immagina i colori dei pappagalli nella parte anteriore mentre il restro della vettura si focalizza sulle incredibili bellezze sottomarine della barriera corallina del down under, con un tratto ispirato ai peschi pappagallo.
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto