La Cadillac Allanté è un classico esempio di prodotto in cui la somma dei buoni ingredienti non porta a un risultato positivo.
Meccanica USA e stile Italiano
Un prodotto che doveva catalizzare un pubblico alla ricerca di un'elegante roadster, alla stregua della mercedes 560 SL.
Utilizzando la base meccanica della sfortunata Cadillac Eldorado Mark XI, la Roadster di Detroit sfoggia una linea tronca, dettata dall'esigenza di ridurre le dimensioni delle vetture in vista degli aumenti del costo carburante sul mercato USA, avvenuti sul finire degli anni 80.
La Allanté è lunga circa 4 metri e mezzo e il nome è stato scelto da una lista di possibili alternative generate da un computer.
Lo stile esterno è curato da Pininfarina che oltre a disegnare la linea della vettura, cura anche l'assemblaggio delle carrozzerie nello stabilimento di Grugliasco (TO).
Da qui nasce quella che viene definita la “catena di montaggio più grande del mondo”, da un velenoso commento riportato dai giornalisti dell'epoca
Odissea automobilistica
L'ambiziosa vettura USA vede riunite scocche e carrozzerie negli stabilimenti di Detroit dove gli operai USA si occupano di ricevere da Pininfarina le carrozzerie da unire alla meccanica.
Dall'aeroporto di torino Caselle partono, alla volta degli States speciali cargo Boeing 747 allestiti per il trasporto.
Ogni aereo può trasportare fino a 56 vetture. Ovviamente questa elaborata linea produttiva comporta enormi costi logistici e di produzione, per cui il prezzo finale della Roadster GM supera i 50.000 dollari.
La (ormai datata) Mercedes R107 superava di slancio i 60.000 dollari di prezzo (versione 560SL per il mercato USA), ma il pedigree del marchio, agli occhi del pubblico americano era ben diverso.
Nessuna Cadillac in vendita superava i 30.000 dollari di prezzo, per cui nessun acquirente Cadillac era certamente pronto a spendere una cifra quasi doppia per un'auto del marchio.
Flop annunciato
Presentata nel 1987, la Cadillac Allanté utilizza il motore Cadillac 4.1 litri da 170 Cavalli, abbinato ad un cambio automatico a 4 rapporti.
L'interno è curatissimo e prevede una strumentazione completamente digitale e orientata verso il guidatore.
L'auto viene venduta con hardtop di alluminio di serie e l'unico optional ordinabile è il telefono cellulare.
I risultati di vendita sono però estremamente deludenti. Nel corso del primo anno vengono vendute circa 3.300 vetture.
Come preventivato, nonostante la linea italiana risulta difficile piazzare la vettura ad un costo così alto.
La strumentazione digitale risulta inoltre indigesta, tanto da costringere GM a prevedere come optional la possibilità di avere un classico cruscotto analogico.
Nel 1989 viene sostituito il motore 4.1 con un nuovo 4.5 litri da 200 Cavalli.
Viene introdotto un sistema elettronico di gestione delle sospensioni. Il prezzo di contro sale ancora superando i 55.000 dollari e di per contro Mercedes presenta la formidabile Mercedes SL R129. Le vendite languono sempre tra le 2.000 e 3.000 unità e non si risolleveranno mai.
Mercato premium
L'azzardo di GM verso quello che adesso chiamiamo “mercato premium” non si ripeterà. La Allanté lascia il mercato nel 1993 senza eredi.
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto