Storicamente la sportiva Chevrolet, un’icona del motorismo internazionale, è sempre stata una 2 posti secchi.

In verità, nel passaggio tra la prima versione C1 e la nuova C2 (1963) venne realizzato un prototipo a quattro posti che non venne prodotto
Tra le ragioni che portarono alla bocciatura del progetto vi è un curioso aneddoto con protagonista il presidente GM Jack Gordon.
XP-796: l’anti Ford Thunderbird
La Corvette, fin dai primi anni di commercializzazione subì pesantemente la competizione con al Ford Thunderbird che la surclassava nettamente nelle vendite.

A partire dal 1958, con l’avvento della seconda serie, La Ford T-Bird divenne una vettura a 4 posti. Questo evento aumentò il successo della vettura, a discapito ancora una volta, delle vendite della Chevrolet Corvette.
Per questo motivo il presidente di Chevrolet, Ed Cole, agli albori della commercializzazione della seconda serie (C2) della sportiva a marchio GM, chiede a Larry Shinoda, designer della nuova vettura, di realizzare un prototipo di Corvette 2+2 sulla base della Sting Ray, la Corvette con lunotto panoramico posteriore.
Il prototipo completo

Il team di Shinoda riuscì a preparare il prototipo a 4 posti, nome in codice XP-796, per il gennaio 1962. Si tratta di un prototipo completo (non una maquette) completo di organi meccanici, nonostante non si abbiano immagini o prove di test su strada eseguiti con la vettura.
E’ bene ricordare che la seconda generazione della Corvette è stata posta in vendita nel 1963, quindi le versioni a 2 e 4 posti sarebbero state presentate in contemporanea.
Per ottenere lo spazio aggiuntivo per ospitare i posti supplementari, il corpo vettura venne allungato di circa 20 centimetri e conseguentemente anche le portiere vennero allungate per permettere l’accesso ai sedili posteriori.

CHEVY CORVETTE C2 2+2 – PORTIERA 
CHEVY CORVETTE C2 2+2 -SEDILI POSTERIORI
Il risultato, anche agli occhi del team di design, fa perdere all’auto il dinamismo e le proporzioni della versione 2 posti. Nonostante questo, in GM, più per motivi commerciali che di design, la 2+2 sembra riscuotere ancora consensi

Le lotte interne
Al momento della messa in produzione, si scontrarono le idee di Ed Cole con le opinioni del presidente del gruppo GM, Jack Gordon, che è favorevole allo stravolgimento delle linee della Sting Ray in favore dell’aumento delle dimensione dell’abitacolo.
Gordon decide di ispezionare personalmente il prototipo, che gli venne presentato affiancato ad una Ford Thunderbird 4 posti.

La vettura concorrente risultava più lunga e con un passo maggiore, garantendo maggior abitabilità interna. La differenza tra un progetto nato per essere a 4 posti e l’adattamento fatto in GM è evidente.
L’incidente
La decisione finale sulla non commercializzazione della versione 2+2 viene presa anche a seguito di un curioso incidente: il presidente GM, già molto scettico, chiede di accedere ai posti posteriori per valutare lo spazio a bordo.
Il sistema di ribaltamento dei sedili anteriori si blocca improvvisamente e Jack Gordon rimane intrappolato nell’abitacolo del prototipo.

Viene liberato dalla C2 solo smontando il sedile anteriore. Questo evento decreta la fine del progetto. Lo sviluppo della 4 posti viene azzerato e la vettura distrutta.

Le immagini che abbiamo a disposizione, di proprietà della National Automotive History Collection sono state scattate al completamento del prototipo.
Una storia curiosa per un modello, la Corvette, che avrà maggior fortuna proprio a partire dal modello C2. Una storia di successo arrivata fino ai giorni nostri
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto