Probabilmente la più bella tra le Fiat Balilla realizzate dalla casa di Torino. La 508 CS Berlinetta Aerodinamica è ancor oggi una meraviglia di design ed efficienza.
Creata per correre non divenne mai una vettura davvero vincente, ma la splendida linea rappresentò un importante passo avanti in un mondo che si affacciava allo studio dell’aerodinamica.
La famiglia 508: le Fiat degli anni ’30
La famiglia delle Balilla si articola in 3 versioni, 508A, B e C, declinate in diverse configurazioni di carrozzeria, dalle Berlina e Torpedo via fino alle versioni Sport.
Le modifiche tra la versione originaria, la “A” (1932) e la “B” (1934) sono da ricercarsi meccanicamente nell’adozione del cambio a 4 marce in luogo del precedente gruppo a 3 rapporti e per un corpo vettura più curato aerodinamicamente. Motore da 1 litro di clindrata e 20CV.
L’impostazione della A è tipicamente anni venti, con vetrature e frontale verticale. La B è più morbida e più moderna.
Di stile ben diverso la 508C, ultima evoluzione della Balilla, introdotta nel 1937 su cui le influenze nello stile imposte dalla piccola “Topolino” si fecero sentire decisamente, e che ha il merito di introdurre il motore 1089cc (32CV) che fa da ponte tra la famiglia Balilla e la lunga e fortunata serie delle 1100 Fiat
La Balilla e le corse
La Balilla era una macchina intelligente che faceva del ridotto prezzo d’acquisto la sua carta vincente, un processo comune nei periodi della motorizzazione di massa. Motivo per cui la Balilla divenne la vettura più diffusa dei primi anni 30. Su queste basi venne realizzata la versione sportiva della 508, la Sport (S), soprannominata “Coppa d’Oro”. Ispirandosi alle spider inglesi, faceva della maneggevolezza e leggerezza la sua arma vincente, e grazie alle portiere digradanti permetteva la classica guida “a gomiti fuori”, tipica del tempo. Motore potenziato a 36CV e velocità massima di ben 125Km/h ne facevano la preferita dei piloti in cerca di buone prestazioni su un mezzo relativamente economico
La Berlinetta Aerodinamica
Come evoluzione della Coppa d’Oro in Fiat si decise di creare una versione Berlinetta, con la quale competere nelle competizioni dando ai piloti riparo dalle intemperie durante le competizioni su strada (in particolare la Mille Miglia), cosa ovviamente non possibile con la spider biposto. Come avvenuto nel passaggio tra 508A e B, si era agli albori degli studi aerodinamici.
La linea della vettura, disegnata da Mario Revelli de Beaumont è un mirabile esempio di stile e tecnica, con la carrozzeria realizzata dopo un attento studio dei flussi presso Università di Torino.
Prodotta in soli 11 esemplari dal reparto Carrozzerie Speciali della Fiat, non ebbe il riscontro sportivo sperato, penalizzata rispetto alle sorelle spider dal peso vettura.
Il fine studio aerodinamico non poteva compensare l’aggravio di peso del mezzo (circa 150 Kg in più rispetto alla “Coppa d’Oro”) su una vettura con un motore di cubatura così ridotta.
Conclusioni
Considerata da molti (me compreso) la più affascinante delle Balilla mai prodotte, la 508 CS Berlinetta Aerodinamica (spesso appellata come “Mille Miglia”) è una vettura desiderata e per certi versi ancora attualissima, portatrice di concetti che saranno alla base del concetto stesso di automobile negli anni seguenti la seconda guerra mondiale
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto