Approfittando dell'intensa settimana ho avuto il tempo per metabolizzare meglio Milano Autoclassica, la prima fiera (in concomitanza con Modena Motor Gallery) in questa era post (post?) Covid.
Il coraggio di ripartire
Questa frase, che è anche il titolo del video riepilogativo con gli highlights della fiera, rappresenta un po' il riassunto del pensiero sull'evento.
Non si poteva far finta di niente, ma non si poteva non ripartire. Con tutti i problemi e dubbi e soprattutto le defezioni.
Io per primo, in arrivo in treno da Firenze, con un viaggio fatto di gel e FPP2, ho varcato i tornelli della fiera di Rho con molti pensieri.

In verità gli spazi ampi e (purtroppo) il ridotto pubblico (almeno nel ricordo del venerdi' dello scorso anno) hanno fatto il resto. Da Milano parlano su successo. E io sono con loro. La fiera è stata un successo, ben oltre i numeri
I compleanni

Ma veniamo alle auto, le vere protagoniste. Il trittico d'ingresso, un classico per Milano, era piacevolmente incentrato sulla Mille Miglia. Un omaggio doveroso e puntuale, in vista della partenza del 22 ottobre 2020, in un calendario sconvolto per il Covid.

Due compleanni eccellenti hanno dato lo spunto per un'esposizione di modelli Alfa Romeo (110 anni) e Pininfarina (90 anni) che rappresentano l'eccellenza motoristica e di design dell'industria italiana.

Molto apprezzata l'esposizione per i 100 anni di Mazda, più che altro per aver portato in fiera la rara (e raramente vista sulle nostre sponde) Mazda Cosmo Sport con motore rotativo Wankel. Una delle gemme dell'evento.
I padroni di casa
Lo stand del CMAE non ha deluso le attese. Un trittico di vetture Alfa Romeo storiche spettacolari tra 1900 TI Pininfarina, 6C 2500 Villa d'Este e 1900 Cabriolet Pininfarina.

Il momento personalmente più alto è stato l'incontro con Elisabetta Cozzi del Museo Fratelli Cozzi: gentile, competente, appassionata e gran storyteller! Verrò presto in sede per una visita e per parlare ancora. Grazie!
Commercianti e club
Tasto dolente (ma c'era d'aspettarselo) il numero di espositori, in calo rispetto allo scorso anno. Ma non c'è da stupirsi, anche osservando le gare storiche attualmente in corso, dove in media le presenze sono del -50%.

Da segnalare in particolar modo il doppio stand di Daniele Turrisi, che esponeva in un sol colpo una Alfa 6C 1750 Zagato (di colore bianco!), una Lancia aurelia B22 one-off appartenuta ai reali del Belgio, una asa 1000 GT Cabrio (già vista in altre occasioni) e una rarissima Fiat 1500 6C Berlinetta Touring.

Bello lo stand di BMW Club Italia, che aveva una bellissima M1 blu Scuro come centro dell'esposizione.
Fotogallery e conclusioni
Se il messaggio era quello di ripartire nonostante tutto, Milano ha centrato l'obbiettivo. E' una fase difficile per tutti e il movimento delle classiche non fa eccezione.
Quello di Rho è un grido: “ce la possiamo fare”, e in un clima complessivamente di attesa per gli sviluppi della situazione, Milano ha illuminato lo scorso weekend dandoci un briciolo di fiducia in più
Ed infine, ecco la fotogallery dall'evento

Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto