“Rottame: Residuo di materiale deteriorato o inservibile”
Quante volte vi sarete trovati un bigliettino sotto il parabrezza del tipo: “si acquistano auto incidentate!”. Il primo dubbio che mi sono sempre posto su operazioni del genere è che queste auto incidentate, potrebbero finire per essere rimesse su strada nelle mani di “qualcuno”. Possiamo essere sicuri che il venditore dell’auto ci dirà se la macchina ha avuto un urto grave? Siamo nelle mani e nella buona volontà delle persone, per cui anche l’acquisto di un’auto d’occasione a volte può diventare un vero e proprio atto di fede nel prossimo.
Comprereste un’auto sapendo che ha avuto un brutto incidente? Addirittura un brutto incidente che ha comportato la morte di una persona? Probabilmente no.
Qualcuno, in un caso simile ha pensato bene di fare un’eccezione. Un’eccezione da 38 milioni di dollari.
Certo, la macchina in questione non è un mezzo qualsiasi. Si parla di Ferrari, e non di una Ferrari qualunque. La macchina in questione è una 250 GTO 1962, una della 39 costruite, e in particolare la vettura con telaio 3851GT. 300 cavalli per 900 chili di peso, questo bolide stradale ha una storia decisamente travagliata.
Acquistata l’11 settembre 1962, deve la sua “sinistra” fama al terribile incidente occorso meno di un mese dopo la sua consegna al campione olimpico di sci Henri Oreiller, proprietario dell’auto che si schiantò a 150km/h presso l’autodromo di Linas-Montlhery mentre partecipava alla Coupes du Salon. Era il 7 ottobre 1962. Oreiller era un pilota esperto (si era dedicato alle corse automobilistiche una volta lasciato lo sci), ma nulla potè salvarlo da una gomma bucata a quella velocità. Venne sbalzato fuori dall’abitacolo dopo il cappottamento della macchina.
Come si vede dalla foto di Getty Images, la macchina uscì dall’incidente particolamente danneggiata e venne riportata a Maranello per cercare di ripristinarla e riportarla in strada.
Ricostruita, torno a gareggiare dal 1963 al 1965. Nel 1964, un secondo (e fortunatamente non fatale) incidente occorse al Trofeo Inter Europa. Il terzo proprietario, Ernesto Prinot, uscì di strada cappottando ancora la povera Ferrari.
Questo secondo incidente segnò l’inizio del tramonto della 3851GT come macchina da corsa. Il danno riportato da Prinot non era ingente e la macchina corse ancora alcune gare fino a concludere la carriera agonistica proprio nel 1965. Prinot considerava la macchina agonisticamente superata e pensò di rottamarla e prenderne dei pezzi per altri suoi progetti(!!!). Si convinse infine a venderla per soli 4000 dollari (il prezzo era in lire: 2.500.000). L’acquirente fu Fabrizio Violati, proprietario della Ferrarelle, pilota e collezionista, amico di Enzo Ferrari e in seguito fondatore del museo Maranello Rosso di San Marino. L’auto è rimasta nel museo fino alla morte di Violati nel 2010, morte che ha in seguito portato allo smantellamento del suo museo.

(c)Turismo Emilia Romagna
E cos’è successo al “rottame” dopo la morte di Violati? Beh, com’era facile da prevedere, essendo una delle automobili più importanti della storia, la macchina è andata all’asta presso Bonhams nell’agosto 2014. Dopo tante vicissitudini e tanta storia purtroppo anche l’ultima delle Ferrari 250 GTO lasciava l’Italia per accasarsi all’esterno. Più di tante parole credo sia esplicativo il video dell’asta, per capire un paio di cose: il valore e fascino dell’auto e l’incredibile facilità con cui si possono spendere 38 milioni di dollari per un’auto!!
Il nome del nuovo proprietario è rimasto ignoto nell’asta del 2014, ma sembra che questa opera d’arte sia nelle mani del collezionista Carlos Monteverde, brasiliano residente stabilmente in Inghilterra. Quando penso a questi modelli lontano dall’Italia, ho la stessa sensazione di quando pensiamo alla Gioconda al Louvre.
Una curiosità lega questa automobile alla sua terra d’origine. La 3851GT è fino ad oggi, l’unica 250GTO ad aver mantenuto la sua targa originale italiana: MO85076
Quindi, quando ci chiederanno se vogliamo una macchina incidentata, vediamo bene di cosa si tratta prima di dire “No grazie!”.
P.S. tra la documentazione di vendita dell’asta di Bonhams è indicato che insieme ai documenti dell’auto è presente anche la fattura di vendita dell’auto da Prinot a Violati. Al nuovo proprietario sicuramente strapperà qualche sorriso veder scritto 2.500.000 lire (4.000 dollari) sulla fattura di vendita di questa inestimabile (ancorchè “vissuta”) gemma.
Dati:
Modello: Ferrari 250GTO
Periodo di produzione: 1962-1963
Motore: 12 cilindri – 3000cm2
Potenza: 300 CV
Unità prodotte: 39
Valore stimato: 20.000.000 / 50.000.000 dollari
Fonti:
Barchetta cc
Bonhams
i-Bidder.com
Wikipedia
Getty Images

Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto