Iniziata ieri la nuova era di Aste Bolaffi con la propria prima Asta di auto Classiche.
Purtroppo non si può dire sia stato un inizio col botto. Per alcuni il periodo scelto sembra non essere dei migliori (a seguito della mille miglia che ha catalizzato molti appassionati), ma più in generale sembra manifestarsi lo stesso trend dello scorso anno, in cui solo il mezzo singolare ed eccezionale sembra poter raccogliere consensi, mentre la miriade di bellissime storiche dall'appeal “normale” languono in un attesa di un compratore, lasciando lotti non assegnati e vetture invendute.
Sull'asta pesa inoltre l'intervento delle Belle Arti che ha condizionato pesantemente lo svolgimento. Vedi l'articolo di Ruote Classiche
lancia aurelia senza compratori, 70% dei lotti non assegnati

Solo 16 vetture delle 53 splendide proposte sono state assegnate (circa il 30%) anche a causa della non chiara situazione venutasi a creare per l'intervento del Ministero dei Beni Culturali. Attesissima, la Lancia Aurelia B24S Spider America del 1955 regina di quest'asta non ha trovato il compratore disposto a raggiungere il valore di stima dell'ordine del milione di euro.
Stessa sorte per 911 RS 2.7 touring “Coda d'anatra” 1973 e Maserati Barchetta.
Higher bid ed exploit assoluto dell'asta per la splendida alfa romeo Pandion Bertone assegnata a 500.000 euro, ben oltre la stima di 250.000 euro. In verità è sempre difficile definire la stima di queste fuoriserie. Assegnata anche l'altra concept Bertone, la “Nuccio”, bellissima, leggermente sottostima a 240.000 euro.
Senza compratori tutte le altre vetture di prima classe eccetto la porsche 911/930 Turbo USA import (56.000 euro, sottostima anche in questo caso) e l'Alfa Romeo 1900 Primavera Boano, a 75.000 euro.
Prossima settimana sarà il turno di Pandolfini con la sua seconda asta di auto classiche. Vedremo se la tendenza verrà invertita.

Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto