La Mille Miglia è la corsa storica per eccellenza e una delle rievocazioni di gare automobilistiche con regolamento di partecipazione più rigido, contemplando vetture prodotte dal 1927 al 1957, data dell’ultima edizione.
Nella selezione delle vetture ammesse viene presa in particolare considerazione oltre alla conformità dell’auto, il palmares storico/sportivo e non ultimo, l’aver partecipato alla corsa della “Freccia Rossa” nelle sue edizioni storiche.
A fronte della presenza di tutti questi requisiti, visto che in media sono ammesse circa 400 vetture e le richieste di partecipazione spesso sono migliaia, è chiaro che essere al via della manifestazione non è comunque semplice.
In tutto questo, vediamo di chiarire quali sono i costi non evitabili e quelli su cui si può invece mediare per ottenere una 1000 Miglia “Low Cost”.
L’iscrizione: il primo (ed inevitabile scoglio)
“La corsa più bella del mondo” ha una quota di iscrizione che varia per livello di servizi. L’edizione 2023 prevede i canonici 4 livelli di iscrizione, che variano per i servizi forniti e per gli alloggi previsti per equipaggio e crew.
Come accennato, la richiesta di iscrizione (e la presenza di una vettura elegibile) non danno automaticamente accesso alla gara, che prevede una severa selezione delle vetture ammesse).
La quota base per il 2023 è pari a 12.500 euro (+22% di Iva) e comprende l’iscrizione, i pernottamenti del 13-14-15-16 giugno, i pasti e 4 pass per la manifestazione. Dal 2022 l’aumento è di ben 2.500 euro.
La quota di livello superiore è la Silver (14.500 euro) che aggiunge alla quota base i pernottamenti nelle giornate del 11 e 12 giugno. Anche qui, c’è un aumento di 2.500 euro rispetto al 2022.
Salendo ancora al livello Gold (18.000 euro) si aggiungono servizi dedicati per il check-in in albergo, trasporto bagagli e percorsi dedicati (fast track) nei paddock. Aumento di 3.000 euro rispetto al 2022.
Come ultimo livello c’è il Platinum (ben 60.000 euro) che ha come vantaggio cardine la partecipazione alla gara senza preselezione e poter avere al seguito una propria Guest Car. Qui l’aumento rispetto al 2022 è di 5.000 euro.
Il dettaglio dei livelli è qui nella sezione 8.10.
Budget milionario? Non necessariamente
Una volta definito il budget per l’iscrizione, è per forza necessario avere un’auto milionaria per partecipare?
Innanzitutto c’é sempre la possibilità di noleggiare una vettura storica dai vari noleggiatori/collezionisti (a cifre chiaramente adeguate alla vettura offerta). Inoltre è comunque possibile partecipare alla “corsa più bella del mondo” acquistando vetture alla portata dell’appassionato medio, senza dover pensare alle varie Mercedes, Ferrari e Aston Martin spesso immortalate nel percorso tra Brescia e Roma.
Supponendo di voler correre la MM, ed essendo in possesso di patentino CSAI (requisito necessario alla partecipazione) vediamo quali sono le possibili vetture low-cost elegibili, ribadendo che comunque il numero di richieste di iscrizione alla corsa è enorme rispetto al numero di equipaggi ammessi e che quindi non è semplice accedere pur avendone tutti i requisiti.
Piccole Fiat alla riscossa
Paese ospitante e casa della Mille Miglia, l’Italia e le sue auto sono la scelta naturale per la gara. La quantità di vetture elegibili è particolarmente alta visto che molte hanno partecipato alle edizioni storiche e per questo hanno maggiori possibilità di ammissione.
Sono eleggibili Mille Miglia una serie di vetture insospettabili, tra cui le Fiat Topolino (A, B, C), ma anche delle modeste Fiat 600 prima serie, che possono essere comunque una buona scelta.
Sempre per Fiat, altra ottima opportunità è rappresentata dalle Fiat 1100E e dalle successive 1100/103 che con quotazioni nell’ordine dei 15.000 euro permettono di poter aspirare alla partecipazione.
Rimanendo in Italia, un’ulteriore opportunità è rappresentata da Lancia. Le Ardea possono essere una buona scelta, dato che mantengono quotazioni non esorbitanti, da preferirsi alle sorelle maggiori Aprilia, più costose e probabilmente più datate.
Fuori dall’Italia: Mercedes, Saab, Rover e tanta Francia
Non solo italiane low-cost. Molto si può fare con vetture estere. Consigliabili in questo senso, anche per affidabilità, possono essere le Mercedes anni ’50, in particolare le vetture con carrozzeria Ponton 180 e 220, che hanno costi abbordabili e sono considerate affidabili.
Spostandoci in Francia, buone opportunità vengono dalla Renault 4CV, una delle possibili partecipanti dal costo minore insieme alle Simca Aronde. Volendo puntare più in alto è possibile optare per le prime serie della Citroen DS. Una DS 19 eleggibile può essere trovata con un po’ di fortuna ad un prezzo inferiore ai 30.000 euro.
Spostandoci più lontano le Saab 92/93 con quotazioni nell’ordine dei 15.000 euro possono rappresentare una buona scelta a basso budget, come le Rover P4 acquistabili a cifre similari e forse preferibili per affidabilità.
Le possibilità di partecipare alla “Freccia Rossa” in versione low cost non mancano. Senza dimenticare che queste vecchie signore hanno spesso bisogno di cure sul percorso e avere a disposizione un mezzo assistenza è un requisito quasi essenziale.
Buona fortuna!
Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto
1 commento
Buongiorno,
Vivo a Citta dil Messico e mi piacerebbe partecipare alla MIllemiglia nel 2022, e possibili mandarmi alcuni contatti per noleggiare una macchina per questa gara ?
Grazie in anticipo per la vostra risposta.
Cordiali Saluti