Un confronto epico tra due realtà agli antipodi del motorsport, seppure con destini e trame che si sono incrociate innumerevoli volte. Questo era alla base della serata che ha avuto luogo l’11 Novembre, ospitata dal Ruote Classiche Club di Prato. L’incontro verteva sula tematica “24h vs Formula 1”, come sfondo alla presentazione di due libri scritti da Mario Donnini e pubblicati da Giorgio Nada Editore.

La location e il contesto
Come ogni anno il rinomato club pratese ha organizzato un ciclo di incontri con personaggi del Motorsport, alcuni molto famosi ed altri più di nicchia ma pur sempre nel cuore degli appassionati.

Il luogo scelto, che oserei definire “magico”, è la sede del Ruote Classiche Club di Prato. Sin dall’ingresso si percepiva un clima di passione e genuinità. Guardandosi intorno si veniva poi affascinati dalla quantità di storia dei motori che ci circonda, come trascinati in un viaggio emotivo. Dalle locandine autografate degli incontri precedenti, alla replica del casco di Steve McQueen passando attraverso svariate memorabilia di grande pregio.
Il tema ed i protagonisti
La ghiotta occasione alla base della serata , prendeva vita dal lancio di due libri editi da Giorgio Nada Editore e scritti da Mario Donnini. Questi sono: “24 ore di Le Mans. 100 anni di una corsa leggendaria” e “Formula 1. Storie di piccoli e grandi eroi 3: gli uomini del paddock“, usciti entrambi nel corso degli ultimi mesi. Un dualismo interessante, visto come base di un incontro pieno di aneddoti, considerazioni e prospettive future.

E veniamo ai protagonisti, ma sarebbe meglio definirli mattatori, della serata. A condurre l’evento Stefano Nada, figlio del compianto Giorgio Nada. Oltre a proseguire l’impegno del padre nell’editoria si è prestato a tenere le fila dell’incontro, dando sfoggio di notevole competenza.
Accanto a lui Mario Donnini, storica firma di Autosprint, ove cura varie rubriche tra le quali “Cuore da corsa” e “Il bastian contrario” . A questa attività affianca da anni quella di prolifico scrittore spaziando da Le Mans alla F1, dal Tourist Trophy a Mohammed Alì con un piglio poetico e romantico in grado di appassionare lettori di tutte le età.

Ultimo, ma non per importanza, Giorgio Serra detto “Matitaccia”, storico vignettista di Autosprint e Motosprint e fine conoscitore del motorsport nonchè memoria storica del giornalismo “da corsa” italiano. Inutile sottolinearne la classe, capace di cogliere con più di 15000 vignette il lato comico del motorsport e della vita.

“Matitaccia” e la sua arte
Dopo un breve cappello introduttivo, gli anfitrioni del club pratese hanno donato la tessera di soci onorari ai tre ospiti e delle riproduzioni in alluminio della locandina della serata. Il dono è stato particolarmente apprezzato, rimarcando come sia difficile trovare un club che abbracci tutto il mondo dei motori, senza focalizzarsi esclusivamente su di un marchio. Serra ha poi fatto dono al club di una tavola con la caricatura di Tiziano Cherubini, presidente storico del club, realizzata “live” dando sfoggio della sua indiscussa maestria.

Lo stesso disegnatore ha poi donato alcune tavole “storiche” della sua collezione al club pratese, illustrandone il contenuto con la solita ironia.

Da Reutemann a Forghieri, un tributo toccante
Sono quindi stati introdotti i due volumi scritti dal Donnini, che facevano da filo conduttore della serata. Partendo dal tomo dedicato alla F1 hanno preso vita testimonianze toccanti ed entusiasmanti. Si è così passati dagli ultimi giorni di Carlos Reutemann, volto indimenticabile della F1 degli anni ’70-’80, a un ricordo di Mauro Forghieri attraversando il capitolo dedicato allo stesso “Matitaccia”. Donnini ha così dato prova della sua abilità di “cantastorie”, confermandosi testimone appassionato senza mai scendere nel baratro della banalità.
Da sottolineare il toccante tributo dedicato dal pubblico e dai protagonisti ai compianti Mauro Forghieri e Giorgio Nada. Mentre “Furia” ha donato gioie sportive ai tifosi nostrani, l’editore ha creato una realtà in grado di soddisfare gli appetiti di molti appassionati di motori.
Dai narcos americani al sogno Ferrari nel 2023
La narrazione si è poi spostata sul più recente dei libri scritti da Donnini, ovvero quello relativo al centenario della 24h di Le Mans. Grande interesse hanno suscitato le storie di Jean Rondeau e la sua poetica vittoria della Le Mans 1980. Clamorosa poi la narrazione dell’edizione 1979, vinta dai fratelli Whittington, saliti poi alle cronache grazie alla loro attività legata al narcotraffico. Il viaggio nella memoria collettiva è continuato così passando da Jacky Ickx ai gentlemen driver, svariando da Jean Blaton a Paul Newman.

Si è poi parlato dell’edizione 2023, col ritorno Ferrari dopo 50 anni, rimarcando come la storia del cavallino rampante non possa essere scissa da quella delle gare endurance. Il tutto facendo notare come ancora rimanga un po’ di genuinità nel mondo dell’endurance mentre quello della F1 appare più “impostato” e distante dal grande pubblico.
A fine presentazione vi è stato un “question time” rivelatosi molto interessante. Ne sono scaturite altre “perle” per il pubblico accorso, dalle “brontolate” di Enzo Ferrari causate da una vignetta di Serra a considerazioni sul mutamento della realtà di Maranello nel tempo.
La serata si è poi conclusa con un firmacopie e con i protagonisti che si sono a lungo intrattenuti col pubblico.
Una serata tra amici

E’ stata una serata conviviale e la sensazione è stata quella di essere tra amici. Donnini, Serra e Nada si sono mostrati molto disponibili e gentili, persone e non personaggi.
Il club pratese ha indubbiamente fatto centro, accogliendo una schiera di appassionati e dando vita, come sempre, ad un ciclo di eventi imperdibili e di alto livello. Si pensi che nel solo 2022 hanno iniziato con Giorgio Francia, per poi terminare, il 18 Novembre con Giacomo Agostini.
Vale la pena sottolineare, in un epoca in cui passione e lucro spesso vanno a braccetto, la gratuità di tutto questo. Il fatto di rendere gli incontri fruibili da chiunque h avuto un importante riscontro, data la notevole affluenza di pubblico.

Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l’automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un’infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l’amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell’Appennino Tosco-Emiliano!