Nello scorso weekend, Firenze è stata ancora una volta teatro di un incontro d'eccellenza per le auto storiche. Con partenza da piazzale michelangelo, la Scuderia Biondetti, in collaborazione con Aci Firenze ha organizzato la sesta edizione del concorso d'eleganza Strade Bianche Vino Rosso.
La due giorni dell'evento, tutta giocata tra Firenze e le colline del Chianti, ha visto presenti 25 vetture a rappresentare stili e periodi del design Automobilistico Italiano ed Internazionale.
Al concorso d'Eleganza è abbinata la Coppa Marco Masini, storico collezionista Toscano scomparso recentemente e il 7° Trofeo Memorial Roberto Segoni, architetto e designer fiorentino, appassionato di auto d'epoca e protagonista ed ideatore di molte iniziative legate all'automobile.
Design: 30 leggendari anni di automobile
Le vetture prescelte per l'evento, spaziano in un arco temporale che va dai primi anni 30 fino a recenti youngtimers. Nell'analisi delle auto del concorso, mi focalizzero su un trentennio, dalla fine degli anni 1930, fino agli anni 60, che è, a mio avviso, compiutamente rappresentato dalle auto esposte a Firenze.
Parto dalla vettura più anziana dell'evento. Un'auto d'epoca anni 30 certamente atipica per l'insieme di conoscenze e stile che la rendono, ancor'oggi, un eccellenza.

Si tratta di una straordinaria Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica, vettura disegnata da Mario revelli di beaumont per utilizzo agonistico. Queste vetture, realizzate in collaborazione con l'Università di Torino sono frutto di un accurato studio aerodinamico.

Per il secondo decennio (anni 40) ho deciso di considerare, rimanendo ancora in Italia, una pietra miliare della “nostra” produzione automobilistica. Si tratta di una Maserati A6 1500 Coupé Pininfarina.
Le A6 1500 sono le prime Maserati “stradali” realizzate dal Tridente, sotto l'impulso del nuovo proprietario Adolfo Orsi. L'imprenditore era deciso a monetizzare il marchio Italiano sfruttando i successi ottenuti in pista.

Sono appena 61 le vetture realizzate, in versione Turismo Coupé e Cabriolet. Quest'auto è spesso soprannominata “Maserita”, visto che una delle illustri proprietarie fu Evita Peron.
Spostandosi in avanti di pochi anni, giungiamo agli anni 50. Vi propongo due segnalazioni, agli antipodi per tipologia e classe di vettura.
Non nuova agli eventi nel comprensorio fiorentino, questa Fiat 8V in color verde metallizzato è un mirabile esemplare della fuoriserie fiat.

Si tratta di una vettura prodotta direttamente da Fiat nel reparto Carrozzerie Speciali. Nella mia percezione non ha niente da invidiare alle sue sorelle realizzate e interpretate da Zagato, Vignale, Pininfarina.

Come contr'altare, salendo ancora di qualche anno (1959) troviamo la pratica essenzialità dell'isetta.

In questa esposizione non troviamo il prodotto della ISO, bensì la sua “sorella” tedesca BMW 300.
Vettura costruita su licenza dalla casa di Monaco e auto cardine del risanamento economico del marchio, che in quegli anni post-bellici veniva dagli insuccessi della gamma 500.
Salendo ancora, ed esplorando i favolosi anni 60, incontriamo due auto accomunate da un marchio ma assai diverse per interpretazione e destinazione d'uso.

La prima proposta è bellezza assoluta. Si tratta di una Lancia Flaminia Coupé Touring, in color argento.

Quest'auto oltre alla sua intrinseca bellezza, donata dal vestito realizzato con la consueta tecnologia “Superleggera” dalla Carrozzeria Touring, ha un ruolo importante per l'evento Fiorentino
Si tratta dell'auto personale dell'architetto Segoni, vettura che, a detta di chi lo conosceva, era il suo personale gioiello automobilistico.
Chiudo il trentennio che vi ho proposto con un'eccentrica coupé realizzata da Zagato, sempre su base Lancia.

Si tratta di una spettacolare Flavia Sport Zagato (1963), figlia della matita di Ercole Spada, il cui design senza compromessi lascia spiazzati e affascinati,

Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto