Dopo i fasti dell’asta legata alla Le Mans Classic, tornano le vendite di Artcurial in versione autunnale e parigina. L’incanto, con il rituale titolo “Automobiles sur les Champs”, avrà luogo a Parigi, al numero 7 di Rond-Point des Champs-Elysées Marcel Dassault.
Il programma sarà molto particolare e intenso, oltre ad avere in serbo una sorpresa per gli appassionati. I lotti saranno esposti nelle giornate di sabato 15/10 e domenica 16/10, rispettivamente dalle 11 alle 18 e dalle 11 alle 16. La domenica il “coprifuoco” sull’esposizione dei lotti sarà anticipato in quanto alle 16 si terrà l’asta.
“Automobiles sur les Champs” si distingue per una particolare iniziativa, ovvero il “Cars & Coffee”. Questo si svolgerà domenica 16/10 per attirare e riunire gli appassionati, come avvenuto in un evento simile organizzato da Simon Kidston a Firenze lo scorso anno.
Nello specifico i lotti dall’1 al 16bis riguarderanno automobilia, dal 17 al 99 saranno riservati alle vetture.
Artcurial e Renault: un legame sempre più stretto
Oramai da mesi va avanti una stretta collaborazione tra Renault e Artcurial, incaricata di vendere all’asta pezzi pregiati preparati direttamente dalla casa transalpina. Ovviamente anche questo incanto non fa eccezione e prevede diverse opportunità selezionate direttamente dalla Régie.
Per primo vi segnaliamo il lotto 20, una Renault 4L “Monte-Carlo Historique” del 1977 preparata direttamente dalla casa madre. La vettura in questione è una delle tre che hanno partecipato al Rally di Montecarlo Hystorique del 2011 come parte dei festeggiamenti per il cinquantennale dal lancio del modello. Portata in gara da Emmanuel Guigou, driver ufficiale della casa transalpina, presenta numerose migliorie che la rendono perfetta per partecipare a competizioni storiche. Ricontrollata e tagliandata da Renault Classic, ha una stima che oscilla tra 15.000 e 25.000€.
Proseguendo troviamo il lotto 24, una Renault Floride con hard top del 1961. La vettura ha subito un restauro approfondito direttamente da Renault Classic e si presenta in splendide condizioni, dotata anche di hard top originale. Una scelta cromatica non casuale, in quanto si è ricreata una vettura identica a quella posseduta a suo tempo da Brigitte Bardot, ovvero bianca con interni in pelle rossa. La stima prevista varia tra 25.000 e 45.000€.
Con il lotto 74 invece abbiamo a che fare con un prototipo vero e proprio. Si tratta di una Renault Frégate del 1957. Un modello unico, in quanto equipaggiato con numerose componenti realizzate in fibra di vetro. La vettura originale veniva considerata sottomotorizzata all’epoca e così si provò la strada dell’alleggerimento per migliorarne le dinamiche di guida. Immatricolata nel marzo 1957 a Parigi, viene recuperata in un garage nel 2014.
In vista del suo ritorno sulle strade, avrà sicuramente bisogno di un restauro importante data la sua unicità. La stima è compresa tra 10.000 e 20.000€.
Ultima vettura da segnalare é una Renault 4cv Découvrable del 1955, accreditata del lotto 21. Questa graziosa utilitaria in versione scoperta è stata acquisita dalla collezione Renault nel 1970, facendone parte per ben 52 anni. Completamente restaurata in occasione del centenario del marchio della Régie, si presenta nell’originale e raro “verde ondine”. Presenta interni in simil-cuoio beige e viste le eccellenti condizioni viene valutata tra 30.000 e 45.000€.
Motor Valley sugli scudi
Come spesso accade nelle varie aste internazionali la parte del leone spetta a delle vetture italiane di marchi prestigiosi. Nello specifico ne abbiamo selezionate tre che sono destinate a fare grandi numeri dato il prestigio che le accompagna.
Per prima parliamo di una Lamborghini Miura S del 1969, titolare del lotto 40. Consegnata ad un industriale italiano nel 1969, nasce bianca con interni blu in pelle e velluto. Quando passa di mano nel 1974 presenta una bassa percorrenza e colorazione gialla con interni in pelle e velluto verdi. Da allora ha percorso poco più di 10000km, per un totale di 52.143km attuali. Il proprietario, ora ottantasettenne, l’ha voluta esternamente rossa, mantenendo l’interno nella precedente configurazione. La vettura ha ricevuto cure amorevoli e ha trovato riparo in un garage asciutto per quasi cinquanta anni. Si presenta perciò come uno splendido conservato, per di più matching numbers e in virtù di ciò è stimata tra 900.000 e 1.400.000€.
La successiva segnalazione si riferisce ad una splendida Ferrari 365/4 Daytona del 1974, titolare del lotto 54. Venduta in Francia nel febbraio 1974 da Charles Pozzi a Parigi, presenta una storia di manutenzione e cure dimostrabili dalla stessa concessionaria. E’ una delle sole 8 costruite in color “verde medio metallizzato” e ancora più raro è l’interno in pelle color testa di moro. Totalmente restaurata in Italia dall’autofficina Bonini, è munita di certificazione Ferrari Classiche del 2017. Risultando matching numbers, ha una stima valutata tra 650.000 e 850.000€.
Ultima perla italica è una Ferrari 512 M del 1996, insignita del lotto 39. Canto del cigno del progetto Testarossa, ne rappresenta la massima evoluzione prima del lancio della 550 Maranello. Rispetto alla Testarossa e alla 512TR che l’hanno preceduta è un oggetto veramente raro, essendo stata realizzata in circa 500 esemplari. L’esemplare in questione ha un bassissimo chilometraggio, appena 25.270km, e una storia di manutenzioni accurate sempre eseguite in Belgio dal proprietario. L’ultimo tagliando risale al 2021 e ha visto una spesa di 10.000€ per controlli al motore e la sostituzione delle cinture di sicurezza. Dotata di sedili in pelle nera con guscio in carbonio, optional che la rende similare ai modello usato per la presentazione, viene quotata tra 300.000 e 400.000€.
Emozioni racing
Le ultime due vetture che vi segnaliamo sono due magnifiche racer appartenenti a due epoche differenti ma senza dubbio piene di fascino.
La prima è una Bmw 3000 CSL Gruppo 5 del 1972, sfoggiante una livrea verde arricchita dalle grafiche Gossër Beer e Schnitzer Motorsport e accreditata del lotto 71. Nata come versione da gara della 3000 CSL di serie, risultava alleggerita di ben 200kg rispetto ad essa e caratterizzata da un kit aerodinamico imponente. Si presenta con un motore ex-M5 Superproduction da 472cv, dotato di pompa d’iniezione Kugelfischer come negli esemplari curati dal preparatore tedesco. Pronta a sbalordire in pista, ha una stima che oscilla tra 200.000 e 300.000€.
Molto interessante anche la seconda segnalazione per questa categoria. Si tratta di una Porsche 911 GT2, serie 993, del 1995. All’asta col lotto 89, vanta numerose partecipazioni al campionato “V de V”, equivalente del FIA GT2 dei primi anni 2000. Dopo alcuni passaggi di proprietà la vettura è stata acquistata dal driver Jean Marie Belleteste che le ha riservato una cura dimagrante a base di kevlar, rendendola unica. L’ultimo dei passaggi di proprietà ha portato a un rifacimento totale del motore e dei sincronizzatori del cambio, per una spesa di ben 65.000€. Il motore restaurato ha girato solamente per 4h e la vettura può essere iscritta alle competizioni più prestigiose di auto d’epoca. In base alla storia e a queste caratteristiche, viene stimata tra 250.000 e 350.000€.
Soprammobili di un certo livello
Come da tradizione per ultime vi segnaliamo due “chicche” da intenditori. Nello specifico parliamo di due oggetti che farebbero un figurone nel salotto di qualunque petrolhead che si rispetti.
La prima segnalazione riguarda il lotto 17, una maquette della Williams Renault FW18 del 1996, riproduzione della vettura campione del mondo con Damon Hill e vice-campione con Jacques Villeneuve. Si tratta di una riproduzione lunga circa 2,3m e larga 1, nata per una esposizione e poi custodita nell’ufficio di Patrick Faure, presidente di Renault Sport negli anni ’90 e del team Renault F1 dal 2001 al 2004. Unica e inimitabile per cura e materiali, ha una stima che oscilla tra 5.000 e 10.000€.
L’altra perla che vi vogliamo segnalare riguarda il lotto appena successivo, ossia il 18. Si tratta di un motore Renault RS3 V10 di F1 da esposizione, derivato dal motore che ha equipaggiato la Williams Renault FW14 di Nigel Mansell e Riccardo Patrese nel 1991. Mentre l’originale ha vinto ben 7 gran premi nella stagione 1991, questo viene venduto su di un piedistallo e risulta vuoto ma dotato di frizione e due pompe dell’acqua. In virtù di questo la vendita dovrebbe avvenire tra 3.000 e 6.000€.
Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l’automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un’infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l’amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell’Appennino Tosco-Emiliano!