Una esposizione all’insegna del genio e della bellezza, quella organizzata in occasione del Festival “Livorno al Centro”. L’evento del 28 Maggio 2022, organizzato col patrocinio del Comune di Livorno e della Fondazione Teatro Goldoni, ruotava intorno alle creazioni e al genio di un grande livornese: Giotto Bizzarrini. In tale occasione alcune delle sue “creature” più significative sono state esposte in una location suggestiva, ovvero la Terrazza Mascagni di Livorno.
Per i pochi che non lo conoscessero ricordiamo che l’ingegnere, natio della città labronica, vanta una carriera incredibile essendo passato da Alfa Romeo, Ferrari, Lamborghini e ottenendo poi mirabili risultati come costruttore artigianale.
Non si può certo dire che l’esposizione fosse abbondante, ma era certamente piena di vetture di pregio che attiravano le attenzioni degli astanti. A questo di aggiungeva poi la presenza fondamentale del figlio di Bizzarrini che, conversando amabilmente, narrava aneddoti relativi alla storia del padre che meriterebbero ben altri palcoscenici.
Si spaziava infatti dagli anni delle sue prime creazioni, al periodo alla corte di Enzo Ferrari per poi arrivare sino alla sua attività di costruttore.
Le opere del periodo ferrarista
Ad allietare la vista dei partecipanti faceva bella mostra di sè, al centro dell’esposizione, una magnifica Ferrari 250 GTO con targa tedesca, che anche se ha perso da pochi giorni la palma di auto più “cara” del mondo, ha sempre un fascino incredibile.
Costruita in soli 39 esemplari, dei quali 36 con motore 3 litri V12 e solamente 3 con 4 litri V12, rappresenta sicuramente una delle creazioni più apprezzate dell’ingegnere livornese, oltre ad essere la prima auto nella storia ad essere considerata una vera e propria opera d’arte, come sancito dal tribunale di Bologna con una sentenza del 2019 che ha fatto epoca. Ricordiamo come, giusto pochi anni fa un esemplare del 1962 sia stato venduto all’incanto da Sotheby’s a Monterey per oltre 48 milioni di €.
Continuando poi la passeggiata tra le vetture in esposizione e restando in tema cavallino rampante, l’attenzione veniva sicuramente colpita da una Ferrari 250 Testarossa in uno smagliante Giallo racing. Nonostante gli espositori avessero deciso di lasciarla esposta su di un carrello da trasporto non si poteva fare a meno di restare ammaliati dalla sua natura racing, testimoniata anche da segni di recenti partecipazioni alla Mille Miglia.
Anche in questo caso si tratta di una vettura costruita in tiratura limitata, solo 34 le Testarossa costruite, con un palmares invidiabile e guidate da piloti del calibro di Phil Hill, Olivier Gendebien e Wolfgang Von Trips. Superfluo dire che adesso le valutazioni della vettura, come sperimentato negli incanti degli ultimi anni, siano il riflesso di questa storia gloriosa.
Meno legata a Bizzarrini ma comunque sempre bellissima da vedere era una Ferrari 275 GTB, in cromia rosso Ferrari. Questa ha preso posto accanto alla 250 GTO, dando vita ad un duo in grado di attirare gli sguardi.
Bizzarrini costruttore: dalla tesi di laurea alla 5300 GT
Passando all’epopea da costruttore di Giotto Bizzarrini abbiamo potuto ammirare una sua opera agli albori della carriera, ovvero la Fiat 500 Macchinetta Berlinetta Bizzarrini. Stiamo parlando di quella che ha rappresentato la tesi di laurea dell’ingegnere labronico, da lui costruita nel 1953 per laurearsi all’università di Pisa.
Costruita in alluminio su telaio di una fiat topolino C del 1952, mostrava già importanti studi di aerodinamica. Il piccolo propulsore della vettura torinese accreditato, nonostante l’uso di alcune parti Siata, di appena 30cv circa ne usciva sicuramente valorizzato.
Ultima vettura presente, la miglior creazione autonoma di Bizzarrini. Stiamo infatti parlando della Bizzarrini 5300 GT, nata da una costola della Iso Grifo A3C. Quest’ultima nacque quando l’ingegnere livornese collaborò con la Iso Rivolta salvo poi andarsene deluso in quanto non ne era previsto un utilizzo in pista.
Costruita intorno ad un propulsore Chevrolet di 5385cc e rifinita intorno alle esigenze del cliente, diveniva così elitaria e riservata spesso a gentlemen drivers. Poteva arrivare a sviluppare 400cv a seconda del grado di elaborazione scelto sul propulsore, rivaleggiando così con le coeve Lamborghini e Ferrari. La produzione si è svolta tra il 1965 e il 1969 dando vita a 133 esemplari, sino al termine dell’esperienza di Bizzarrini come costruttore.
Un’occasione mancata?
Nonostante il potenziale della manifestazione, corredata anche dall’esposizione delle belle opere a tema motoristico dell’artista Marco Collini, l’impressione è che l’evento avrebbe potutto ricevere più eco, con un’affluenza di pubblico maggiore.
Molti degli stessi avventori “autoctoni” si sono trovati a visitarla per caso, magari transitando per una delle prime giornate di mare nei vicini Bagni Pancaldi.
L’assenza di targhette esplicative sui modelli esposti non permetteva agli avventori meno esperti di comprendere appieno le splendide vetture esposte ed è un vero peccato perché si tratta di auto che hanno fatto la storia dell’automobile.
Un encomio al personale della sicurezza che “vegliava” sulle vetture in esposizione in maniera cortese, simpatica e mai invadente.
Concludiamo con un cenno alla location: la Terrazza Mascagni si conferma meravigliosa e ci auguriamo venga più spesso utilizzata come palcoscenico per simili manifestazioni.
Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l’automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un’infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l’amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell’Appennino Tosco-Emiliano!