L'XJ 220 è un'automobile unica. Sia per le prestazioni, sia per l'incredibile storia di passione che ha portato alla nascita del modello. E poco importa se il debutto su strada fu un pieno di mugugni. La XJ220 è una vettura fuori dal tempo, anche se proprio il tempo è stato il suo maggior nemico.
Il club del Sabato
Lo chiamavano il “saturday club”. Nelle giornate del sabato gli ingegneri Jaguar studiavano e sviluppavano modelli non-ufficiali, dei giocattoli da grandi. Un momento in cui sperimentare e inventare, creatività assoluta.
Tra gli addetti del club del Sabato nacque l'idea di pensare a una concorrente di Ferrari F40 e Porsche 959. Una fuori serie ad alte prestazioni che rappresentasse il massimo dell'espressione motoristica inglese.
Traendo spirito dal progetto XJ13, il primo V12 costruito in Jaguar (contro il parere della proprietà) per una vettura da competizione, i tecnici volevano creare un modello con un motore di questo frazionamento con meccanica leggera e prestazioni esaltanti.
Il prototipo

Immagine di Jaguar Heritage
La dirigenza Jaguar vide il progetto e dopo un periodo di incertezza decise di mostrare l'automobile al British Motor Show del 1988. C'è da considerare che la decisione venne presa poche settimane prima dell'evento e ma macchina era tutto meno che completa, compresi gli interni, quasi completamente da disegnare.
Alla presentazione allo show, in cui era presentata come una show-car, Jaguar fu subbissata dalle richieste: “Dovete assolutamente produrla!”.
La vettura era silante e sportivissima. V12, portiere ad apertura a forbice e trazione integrale. L'entusiasmo del pubblico fu tale che iniziò una campagna di ordini per il modello, in cui i potenziali clienti versavano 50.000 sterline come prenotazione.
Tante rinunce verso la produzione

Immagine di Craig Howell
Jaguar fu spiazzata. Non era stato previsto alcun budget, nessuna valutazione costi e neanche ci si sognava di produrre quel mezzo! In quel periodo il marchio Jaguar stava passando al gruppo Ford. Dato che non c'era nessun nuovo modello Jaguar in presentazione, la dirigenza Ford decise di produrre il mezzo come biglietto da visita tecnologico della nuova dirigenza.
Purtroppo la strada verso la produzione era tutt'altro che semplice. La vettura a causa della trazione integrale e del V12 non era esattamente leggera come inizialmente previsto. Si cercò di limitare i costi con qualche rinuncia, sacrificando le portiere a forbice e soprattutto la trazione integrale. Alla fine si rinunciò anche al motore V12 che era troppo ingombrante e costoso per una macchina che aveva bisogno di una decisa cura dimagrante. Per il motore venne utilizzato il v6 derivato dalla Austin Metro 6R4 da rally.
Nonostante il motore V6 fosse addirittura più potente del V12 originario, il modello di produzione era profondamente diverso dal prototipo e questo alimentò il malcontento dei facoltosi acquirenti. Inoltre il suono di un V6 è ben diverso da un V12 e questo rappresentò un grosso limite per un certo tipo di acquirente.
Delusione (forse) immotivata
L'ingresso della nuova proprietà e l'imprevista produzione, rallentò la messa in vendita della macchina, che non fu pronta prima del 1992.

Immagine di David G. Steadman
La difformità tra la show car e la macchina di produzione alimentò il malcontento dei clienti, e in molti richiesero indietro il deposito di prenotazione. La vettura era comunque bellissima e fece onore al suo nome, 220 (sta per 220 mph, circa 350Km/h). Sul circuitò di nardò stabilì il record di velocità per auto di produzione sfiorando i 350Km/h e detenne il record sul giro del vecchio Nurburgring dal 1992 al 2000.
Un prodotto mancato?
Alla fine delle 350 vetture previste ne furono vendute 281. Un fallimento? Non proprio. Semplicemente un mezzo che nella sua conformazione finale doveva entrare in produzione qualche anno prima. La potremmo chiamare un macchina “fuori tempo”. E pensare che tutto è nato per “hobby” in quei sabati mattina passati al club……
Dati:
Modello: Jaguar XJ220
Periodo di produzione: 1992-1994
Motore: 6 cilindri 3498cc
Potenza: 542CV
Unità prodotte: 281 ca.
Valore stimato: 300.000 – 500.000€
Fonti:
Wikipedia
Ruoteclassiche
HistoricRacer

Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto