Inizierà il 26 gennaio la stagione degli incanti internazionali della casa d’aste londinese RM Sotheby’s, più precisamente all’Arizona Biltmore Resort & Spa di Phoenix. Qui si terrà la tradizionale asta di autovetture che “apre le danze” per il 2023, prevista per le 14 ora locale, le 20 in Italia, con possibilità di visionare i lotti mercoledì 25 dalle 10 alle 19 e giovedì 26 dalle 10 alle 14.
Osservando il catalogo possiamo notare come la selezione effettuata rispecchi molto i gusti statunitensi, ammiccando comunque ad una clientela più internazionale con vetture italiane e europee di gran pregio. Nello specifico i lotti previsti sono 92 e riguardano prevalentemente vetture (lotti 105-192) e automobilia in modo più marginale (lotti 101-104).
Ferrari e Lamborghini sempre in prima linea
Molto spazio, sarà dedicato alle vetture concepite nel belpaese, sicuramente destinate a raggiungere quotazioni di rilievo.
Per prima segnaliamo una stupenda Ferrari 275 GTB/4 carrozzata da Scaglietti. Assegnataria del lotto 132 e stimata tra 2.800.000 e 3.300.000 €, nel 1967 abbandona la Luigi Chinetti Motors a Greenwich, Connecticut, per abbracciare il suo primo proprietario. Dopo svariati cambi di proprietà nel 1971 diviene proprietà di Wade Carter, noto concessionario Volkswagen di Seattle, presso la cui famiglia rimane sino al 2016. Successivamente entra nella collezione di un appassionato della Louisiana che provvede a restaurare il motore con una spesa di quasi 45.000$. Totalmente matching numbers e splendidamente conservata nel suo grigio argento, rappresenta l’esemplare 203 di 330 costruiti.
Sempre da Maranello proviene il lotto 160, una Ferrari 500 Superfast disegnata da Pininfarina. Appartenente alla seconda serie del modello è uno dei dodici esemplari costruiti, entrato nell’atelier del carrozziere torinese nel Novembre 1965 e qui rifinito come una vera ammiraglia. Ultimata nell’aprile 1966 in color Blu sera con interni in pelle Connolly grigio vaumol, diviene proprietà di John Von Neumann, storico importatore Ferrari nell’ovest degli USA.
Negli anni ’70 si separa dal suo propulsore originale per poi ritrovarlo nel 1993, adottando nel frattempo un altro motore Superfast. Nei primi anni 2000 la ritroviamo vincitrice della categoria Ferrari al concorso di eleganza di Amelia Island per poi venire valutata 95/100 a Pebble Beach nel 2005. Esposta al Cavallino Classic nel gennaio 2006, subisce un restauro completo e ritorna ad Amelia Island nel 2007 vincendo l’Amelia Award. Viene poi ulteriormente perfezionata nel 2009 per poi andare all’asta da RM Sotheby’s nel 2010. Utilizzata ben poco, viene coccolata e amata per i 12 anni seguenti e perciò viene valutata tra 2.050.000 e 2.600.000€.
Che la Motor Valley sia foriera di emozioni motoristiche lo conferma anche il lotto 164, una Lamborghini Miura P400 SV. Nata nel Novembre 1971, secondo le informazioni del registro Miura di Simon Kidston, sfoggia in origine un color Giallo sole con interni in pelle nera. Dalla documentazione risulta venduta dalla concessionaria Carpanelli di Roma a un cliente italiano in Louisiana.
Nel 2001 passa a Randy Simon, noto produttore cinematografico, che provvede a farla restaurare totalmente. Durante questo processo il motore viene completamente ricostruito e la carrozzeria viene valorizzata da una colorazione Blu notte con fasce grigio chiaro. Si tratta di una delle 150 SV prodotte ed il suo essere matching numbers pone la stima tra 2.800.000 e 3.300.000€.
A tutta Ghia!
Due vetture all’asta hanno origini torinesi, presso la gloriosa carrozzeria Ghia. Interessante sottolineare come, pur con marcate differenze meccaniche date dai pianali di partenza, vi sia un minimo comune denominatore nell’eleganza e nei tratti stilistici che le rendono assai simili.
La prima delle due, una Fiat 8V Coupè Ghia del 1953, è l’unica 8V delle 15 carrozzate dal famoso atelier a non presentare l’allestimento estetico Supersonic. Non è chiaro cosa abbia portato a tale scelta, che presenta molte differenze anche all’interno, ma sembra che il modello fosse esplicitamente destinato a una clientela d’oltre Oceano.
Nata come semplice telaio 000042 nel giugno 1953 in Fiat e successivamente completata alla Ghia, emigra negli States nel 1957. Nel corso dei decenni il motore originale, marchiato 000067 lascia il posto ad un’altra unità 8V marcata BS099, codice che denota i motori destinati originariamente alle Siata 208 S.
Negli Stati Uniti la vettura cambia molti proprietari, venendo restaurata tra gli anni ’90 e i primi 2000. Nel 2014 viene aggiudicata all’incanto da RMSotheby’s in Arizona e adesso la storia si ripete, con il lotto 152 e una stima che varia tra 1.050.000 e 1.200.000€.
La seconda perla della carrozzeria torinese risiede nel lotto 159 e ha le sensuali forme di una Chrysler Special Ghia del 1953. Molto simile negli stilemi alla coeva Fiat 8V Ghia, debutta al Salone di Parigi del 1952 basandosi sul pianale accorciato della Chrysler New Yorker. L’importatore Chrysler per la Francia ne intuisce le potenzialità e nasce così una piccola produzione di 19 esemplari. L’esemplare all’incanto, in tonalità candy apple red, ha subìto un restauro negli anni ’90 e si presenta ancora in ottime condizioni. Vincitrice del Most Elegant Award al Pacific Northwest Concours del 2014, viene stimata tra 470.000 e 750.000€.
USA e pezzi unici
Passando poi alle vetture a stelle e strisce troviamo dei veri e propri pezzi unici di grande valore storico e, di conseguenza, economico.
Iniziamo dal lotto 144, una splendida Chevrolet Corvette Stingray ZL-1 Convertible del 1969. La versione ZL-1 aveva la particolarità di essere un pronto-corsa, ovvero montava un V8 di 7 litri in alluminio da 560 cv, accoppiati ad una trasmissione automatica.
Venduta al doppio del prezzo di una normale Corvette C3, ne migliorava le sospensioni e i freni perdendo tutti gli accessori dediti al confort, quali aria condizionata, servosterzo e così via.
Questo esemplare, uno dei due soli prodotti, si distingue per la carrozzeria convertibile accoppiata al color Monaco Orange, come desiderato dal racer John W. Maher. Questi vi ha gareggiato tra il 1969 e il 2007 con risultati lusinghieri in livrea Gulf, che hanno però portato alla sostituzione del propulsore originale con uno identico nel 1969.
Maher ne è rimasto proprietario sino al 2007, anno in cui la ZL-1 è passata di mano per poi essere restaurata nel 2014 tornando alle condizioni originali. Più unica che rara, ha una valutazione che oscilla tra 2.450.000 e 2.800.000€.
Sempre restando nella “mitologia” automobilistica americana troviamo una splendida Shelby 427 Competition Cobra del 1965, accreditata del lotto 156. Costruita con chassis CSX3011 alla AC nel gennaio 1965 e completata dalla Shelby in tonalità Guardsman Blue nel maggio seguente, viene subito immortalata su “Sports Car Graphic” insieme a Ken Miles. E’ inoltre una delle vetture della “Shelby Cobra Caravan”, ossia la carovana celebrativa organizzata da Carroll Shelby per celebrare il mondiale costruttori FIA vinto nel 1965 e l’uscita del suo libro “The Cobra story”.
Nel 1966 la vettura diviene anche una star del cinema, legandosi indissolubilmente al mito di Elvis Prestley e accompagnandolo in livrea bianca nel film “Spinout” (Voglio sposarle tutte il titolo Italiano).
Durante l’Ottobre 1966 abbandona la Shelby passando ad un pilota messicano di F1 che la fa correre con ottimi risultati. In Messico subisce un grave incidente venendo salvata da un appassionato del marchio che la riporta negli USA e ne cura il restauro in tonalità Red Rangoon. Nel 2007 subisce un nuovo restauro tornando alla tonalità originale, con una spesa di circa 300.000$. Si presenta magnificamente e corredata di tutte le fatture e omologazioni FIA, guadagnandosi perciò una stima variabile tra 2.800.000 e 3.400.000€.
L’ultima “perla” americaneggiante è una vettura tanto particolare da essere divenuta famosa anche al cinema, ovvero una Intermeccanica Apollo 3500 GT del 1963. Assegnataria del lotto 170, vanta una meccanica di origine Buick con motore di 3500cc V8 accoppiato ad un cambio manuale a 4 rapporti.
A coronare l’insieme con un tocco di eleganza ci pensa la stupenda scocca disegnata da Franco Scaglione. Nello specifico l’esemplare all’incanto è il secondo costruito e sfoggia un color rosso scuro con interni neri. Il cofano, le porte e il portellone posteriore sono in alluminio, caratteristica che rende unici i primi esemplari prodotti. Restaurata svariati anni fa, rimane uno dei frutti più belli di un progetto industriale non baciato dal successo commerciale e la sua valutazione oscilla tra 140.000 e 190.000€.
Tra rarità e vecchie conoscenze tedesche
Concludiamo la nostra rassegna con due vetture molto diverse tra di loro, ovvero una Bmw nata in un periodo “oscuro” della casa bavarese e una Posche che rappresenta una vecchia conoscenza della casa d’aste londinese.
Infatti la prima delle due vetture è una Bmw 501-8 del 1958, prima produzione della casa tedesca dopo il termine del secondo conflitto mondiale.
Vediamo qui l’ultima versione di un modello definito “angelo barocco” a causa della sua carrozzeria caratterizzata da linee morbide e curve. Infatti questa 501-8 nasce nell’ultimo anno di produzione e monta il propulsore 8 cilindri da 2600cc. Venduta in Belgio al suo primo proprietario, vi rimane sino al 2006 quando un appassionato del marchio la porta in Colorado dopo averla fatta restaurare totalmente. Accreditata del lotto 168, presenta ancora condizioni invidiabili e, visti i pochi esemplari esistenti, la valutazione oscilla tra 85.000 e 95.000€.
Ultima segnalazione una nostra vecchia conoscenza, avendola già incontrata presso la medesima casa d’aste a Londra nel 2021.
Si tratta di una Porsche 959 Komfort, color Gran Prix White con interni in pelle blu scuro, assegnataria del lotto 130. Consegnata da nuova in Germania nel 1987, è una delle 292 prodotte.
Rivenduta in Gran Bretagna dopo pochi mesi e curata sempre dalla rete ufficiale, nel tempo ha subito la sostituzione tachimetro originale con uno avente la scala in miglia orarie. Entrata a far parte della collezione di un appassionato canadese con l’asta Novembre 2021, ha ricevuto un tagliando completo effettuato nell’Ottobre 2022, comprendente anche la sostituzione del compressore del climatizzatore. Con una percorrenza complessiva di circa 27000km, si presenta in condizioni eccellenti e pertanto è stimata tra 1.500.000 e 1.850.000€.
Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l’automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un’infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l’amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell’Appennino Tosco-Emiliano!