Dopo l’asta settembrina di Saint Moritz, la casa d’aste inglese torna per il quindicesimo anno
consecutivo a giocare in casa proponendo un mix molto azzeccato tra vetture di prestigio
britanniche e splendide auto italiane e tedesche.
L’evento, come previsto da un accordo di valenza decennale siglato tra le parti, sarà in partnership
con la famosa “London to Brighton Veteran Car Run 2021”.
Le Inglesi: Jaguar su tutti, Bentley da intenditori
Grandi numeri: è quello che si aspettano in Sotheby’s per due splendide inglesi.
La Bentley 4½-Litre Supercharged Tourer by Vanden Plas (lotto 133 – Telaio SM3903) è una vettura che all’epoca fece scalpore in quanto, partendo dalla più classica 4½-Litre, fu la prima vettura a ricorrere al compressore volumetrico per fini sportivi ottenendo ottimi risultati velocistici che facevano da contraltare ad una delicatezza meccanica che la rese inadatta alle gare di durata. La vettura che andrà all’asta, è una delle 50 prodotte ed essendo la prima completata (dal terzo telaio costruito) è equiparabile a un prototipo ed è stata utilizzata inizialmente come esemplare dimostrativo all’Olympia Motor Show del 1929, per poi essere testata dalla stampa di settore con ottimi riscontri.
Il motore è l’SM3907 originale con cui è stata ri-equipaggiata negli anni ’80 per renderla matching numbers. Stima tra i 4,45 e i 4,9 milioni di Euro.
La Jaguar C-Type, (lotto 120 – Telaio XKC014), fa pensare subito a Le Mans e difatti è una delle 53 vetture costruite tra le quali figurano le due volte vincitrici della 24h (prima auto britannica a trionfare alla Sarthe).
E’ nata color crema nell’Ottobre 1952 per poi divenire British Racing Green in occasione del restauro del 1988, che l’ha riportata nelle condizioni in cui venne acquistata dal comandante John “Jack” Rutherford, cromia a parte. La vettura in questione ha un interessante palmares sportivo, interamente sviluppato oltreoceano, ed è stata cronometrata alla velocità di 216Km/h a Daytona Beach in occasione della Nascar Speed Week del febbraio 1953. Stima tra 4,7 e 5,5 milioni di Euro.
Passando alle altre vetture che verranno offerte il 6 Novembre troviamo indubbiamente interessanti una statuaria Jaguar XJ220 del 1993 stimata tra 440.000 e 500.000€, con solamente 296 miglia percorse e totalmente restaurata nel 2017-2018 dopo anni di oblio in Malesia, e una Bentley 4½ -Litre Tourer del 1928 stimata tra i 375.000 e i 420.000€, un meraviglioso conservato ricomparso nel 1988 dopo essere stato nascosto durante la seconda guerra mondiale.
Proseguendo sul filone inglese, Aston Martin è degnamente rappresentata da tre vetture, con, come elemento di spicco, una splendida DB4 prima serie del 1959 (lotto 117 – Telaio DB4/152/R) stimata tra i 380.000 e i 440.000€ .
Nel classico Tudor Grey, la vettura ha passato la sua vita sempre all’interno della stessa famiglia. Ad affiancare la AM made in Touring, due più recenti V8 Zagato, una Vantage Coupè del 1987 ( 350.000-410.000€) e una Volante del 1988(235.000-295.000€).
Le Tedesche: Porsche alla conquista di Londra, Mercedes tra lusso e tuning
La nutrita rappresentanza di Porsche si gioca su 3 vetture di notevole rarità.
La Porsche 356 C Carrera 2 2000 GS Coupè del 1964 in Blue Bali (lotto 134 – telaio 127338) il cui valore ipotizzato oscilla tra 550.000 e 650.000€, si segnala per essere una delle 101 costruite con motore derivato dalla 550 Spyder da 130cv in luogo del 2 litri da 95cv della 2C ed è una delle 6 costruite con guida a destra. Particolare la dotazione di serie che comprende poggiatesta anteriori, cerchi cromati e tetto apribile elettrico originale Porsche.
Seconda proposta che segnaliamo è una Porsche 934 (lotto 125 – telaio 9306700172), immatricolata ad Amburgo il 09/05/1976 e stimata tra 1 e 1,15 milioni di €, che nella sua lunga carriera agonistica è stata prima aggiornata in 934/5 e poi in 935 per riprendere le sembianze originali nel 1982.
La vettura ha un palmares impressionante (ha corso anche a Misano nel 1981) con un bilancio di ben 18 vittorie su 69 partecipazioni.
Terza segnalazione per Porsche 959 (lotto 114 – telaio WP0ZZZ95ZHS900057), modello oramai habitué delle kermesse Sotheby’s. In questo caso si tratta di una vettura in Gran Prix White con interni in pelle blu scuro. Consegnata in Germania e facente parte delle sole 292 costruite da Porsche (con una perdita del 50% a causa della cancellazione del Gruppo B avvenuta in seguito ai tragici eventi del 1986), è emigrata dopo pochi mesi in Gran Bretagna dove è stata sempre “coccolata” dalla rete ufficiale che ha provveduto anche alla sostituzione del tachimetro originare con uno avente la scala in miglia orarie. Con queste premesse ha una stima di aggiudicazione tra 950.000 e 1.150.000€.
Arrivando a Mercedes Benz, abbiamo in lista varie vetture di indubbio fascino tra le quali vanno segnalate una 630 Tourer del 1928 (lotto 129 – telaio 35861) progettata da un “certo” Ferdinand Porsche, ottimo conservato stimata tra 750.000 e 950.000€ e prima vettura costruita dopo la “fusione” tra Daimler e Benz, e una 300S coupé del 1952, venduta a Hollywood nello stesso anno e facente parte del lotto di sole 216 vetture prodotte e con valore stimato tra 280.000 e 350.000€.
Per tasche meno “gonfie” si segnalano due tuning semi-ufficiali in salsa nineties ovvero una 300CE 3.4 AMG con kit Brabus, valutata tra 60.000 e 70.000€, e una 560SEC Koenig Specials dalla notevole potenza di 400cv con una stima tra i 145.000 e 175.000€.
Come ultima proposta, per chi volesse regalare una Porsche 917 ai propri figli, segnaliamo un modello al 70% delle dimensioni originali capace di raggiungere i 45km/h grazie al motore a scoppio da 230cc per 9cv. Sicuramente un regalo originale ma non proprio a buon mercato, visto il valore previsto tra 14.000 e 17.500€. Beh se non volete la solita Peg Perego a batteria, sapete dove rivolgervi.
Cavallini in evidenza e Italiane da corsa
Per ciò che riguarda le italiche vetture, mentre la parte della starlette spetta a una bellissima quanto insolita LaFerrari del 2016 color vinaccia stimata tra 2.6 e 2.95 milioni di €, la “vecchia guardia” è rappresentata da due underdogs.
La Ferrari 365GTC/4 (lotto 112 – telaio 16127), detta “Gobbone” per la sua linea particolare, fa parte delle 67 costruite con guida a destra, su un totale di 500 esemplari assemblati in 18 mesi di produzione. Dopo essere stata acquistata a Singapore nel febbraio 1973 ed essere stata in oriente sino al 1994, la 365 è sbarcata in Gran Bretagna non prima di essere restaurata. Si presume verrà aggiudicata tra i 185.000 e i 250.000€, valore sicuramente destinato a crescere nei prossimi anni data la rarità del mezzo in questione.
Seconda proposta è una 250 GTE 2+2 III serie, un esemplare che ha vissuto la maggior parte della sua vita in Svizzera e viene valutato tra 235.000 e 295.000€.
Tra i lotti più singolari relativi a Ferrari va citata la F2003-GA, una show car (esemplare sprovvisto di motore e cambio) ma del tutto identica alla vettura che ha conquistato entrambi i mondiali, costruttori e piloti nel 2003 con la coppia formata da Michael Schumacher e Rubens Barrichello.
E le altre? Beh si fa notare sicuramente una Alfa Romeo Giulia GTA 1300 Junior del 1968, valutata tra 225.000 e 250.000€, in configurazione stradale e totalmente restaurata, nonché facente parte delle sole 447 originali costruite, quasi tutte nel classico Rosso Alfa.
Dove e quando
L’asta avrà luogo alle 16.30 locali (17.30 in Italia), il 6 Novembre 2021, nella sede del Royal Automobile Club di Londra. La partecipazione potrà avvenire direttamente in loco o con la consueta modalità telefonica a distanza. Potete vedere il dettaglio lotti qui
Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l’automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un’infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l’amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell’Appennino Tosco-Emiliano!