Tra gli eventi primaverili più importanti del 2023 si segnala il ritorno dell’asta di Villa Erba, organizzata da RM Sotheby’s. Reduce dall’addio ad Amelia Island e dopo i successi in Arizona e a Parigi, la casa d’aste londinese riparte dall’incanto biennale che accompagna il concorso di eleganza di Villa D’Este.
L’asta avrà luogo nella magnifica location di Villa Erba a Cernobbio, sulle sponde del “manzoniano” Lago di Como. Le vetture all’incanto saranno 56 e saranno visibili venerdì 19 Maggio dalle 10 alle 18 e sabato 20 Maggio dalle 10 alle 17.30.
Al termine della seconda anteprima si terrà un cocktail di benvenuto che accompagnerà i partecipanti all’inizio dell’asta. Questa avrà luogo sabato 20 Maggio alle 18.30. Importante ricordare che l’accesso sarà libero solamente nella giornata di venerdì 19 Maggio mentre Sabato 20 sarà obbligatoria la registrazione.
Le collezioni: per ogni epoca e gusto
L’incanto presenta svariate collezioni, molto differenti tra loro ma contraddistinte da un elevatissimo livello di prestigio. Si va dall'”Aurora Collection” alla “Piccolo Collection”, passando dalla “Black on black Collection”.
The Aurora Collection: collezionismo in salsa svedese
Arriva dalla fredda Svezia l’ “Aurora Collection”, composta da 14 vetture delle quali 12 sono Ferrari e le restanti sono Mercedes-Benz. L’arco temporale coperto riguarda buona parte degli ultimi settanta anni, partendo dal 1955 con una magnifica Mercedes 300SL Gullwing per arrivare ad una esclusivissima Ferrari Monza SP1 del 2019. Importante notare che tutte le vetture andranno all’incanto senza prezzo di riserva.
Ovviamente vi segnaliamo quelle che hanno fatto vibrare di più le note dei nostri cuori di appassionati. Cominciamo infatti dalla suddetta Mercedes 300SL Gullwing del 1955, (lotto 156) e stimata tra 1.200.000 e 1.500.000€.
Quarta di 17 Gullwing consegnate nuove in Svezia, lascia la fabbrica nel Febbraio 1955, dotata dello chassis “5500078”. La vettura ha sempre calcato le strade svedesi, fatta eccezione per un breve lasso di tempo passato negli USA alla fine degli anni ’60. Nel corso degli anni viene restaurata e si presenta oggi nel suo colore originale Silver Grey. Dal 1981 entra nella “Aurora Collection” e da allora viene usata con parsimonia, necessitando perciò di un controllo accurato da parte del futuro acquirente.
Passiamo poi a una bellissima Mercedes Benz 300 SC Roadster del 1956, accreditata del lotto 149 e valutata tra 600.000 e 800.000€. Una delle sole 53 prodotte, condivide molte “primizie” tecnologiche con la 300SL di cui sopra, che la rendono tanto bella quanto interessante dal punto di vista tecnico.
Dotata del telaio “6500090” e di motore con iniezione meccanica, come previsto dalla seconda serie introdotta nel 1955, presenta carrozzeria verde con interni in pelle marrone e rifiniture in noce. Restaurata con tutta probabilità negli States, la sua storia rimane avvolta nel mistero sino al 2011 quando entra a far parte della collezione.
Stesso anno, marchio differente. Rimanendo nel 1956 passiamo a una Ferrari 500 TR disegnata da Scaglietti. Stiamo parlando del lotto 146, stimato tra 4.000.000 e 4.500.000€. Terza di soli 17 esemplari nati a Maranello, diviene proprietà del Principe Gaetano Starrabba di Giardinelli e vanta telaio “0610MD-TR”. Con Starrabba la vettura partecipa a una decina di gare con tre podi conquistati e ritorna alla casa madre nel 1957. Qui riceve un parabrezza maggiorato e punti di fissaggio per coprire il posto del co-pilota, come da Appendice C dei regolamenti di allora.
La 500 TR continua la sua vita agonistica in Svezia dove colleziona ottimi risultati ma incorre in un grave incidente al GP di Helsinki del 1958. Riceve così una nuova carrozzeria con muso in alluminio in stile 500TRC creato da un artigiano locale sotto la supervisione di un meccanico Ferrari. Dopo svariati cambi di proprietà arriva in Francia, nelle mani di un collezionista che vi partecipa alle rievocazioni storiche di Mille Miglia, Targa Florio e Gran Prix di Monaco. Nel 1994 passa di mano ad un collezionista italiano che la utilizza per partecipare ai Challenge storici Shell per le vetture del cavallino. Dal 2011 entra a far parte della “Aurora Collection” e da allora centellina le proprie apparizioni in pubblico.
L’ultima segnalazione per il pezzo più pregiato della collezione. Si tratta di una Ferrari 250 GT SWB del 1961, titolata del lotto 153 e valutata tra 7.500.000 e 8.500.000€. Dotata di chassis “2347GT”, rappresenta la numero 62 di 165 vetture costruite, nonché l’ultima allestita con carrozzeria del model year 1960. Completata a Febbraio 1961, vola negli Stati Uniti e cambia proprietà varie volte ricevendo un motore della Ferrari 250TDF nel 1964. Nel 1968 conosce la fama cinematografica facendo parte del capolavoro Disney “Un Maggiolino tutto matto (The Love Bug)” per poi cambiare altri proprietari sino al 1979.
Diviene quindi proprietà di David Piper, noto driver inglese che le monta un propulsore di una Ferrari 250 GTE 2+2. Finita in Francia negli anni ’90 subisce un restauro e ritrova finalmente il suo propulsore originale. Nel 2006 passa ad un appassionato italiano che la fa certificare da Ferrari Classiche nel 2008, prima di smarrire il ” libretto rosso” contestualmente rilasciato dalla casa madre. Entra a far parte della “Aurora Collection” nel 2011.
Piccolo Collection: gioielli per tutte le tasche
Composta da 9 vetture per tutte le tasche, la “Piccolo Collection” soddisfa le esigenze di palati fini più o meno abbienti. Si parte da vetture del secondo decennio del ventesimo secolo per giungere ai primi anni ’60, spaziando da valutazioni ridotte sino a cifre esorbitanti.
Andando in ordine cronologico segnaliamo per prima una Fiat 501 Tourer del 1920, splendida ultracentenaria assegnataria del lotto 102 e stimata tra 10.000 e 15.000€. Proposta senza prezzo di riserva, si presenta in color cremisi con parafanghi e tetto neri. Dotata di motore da 1.5 litri, rappresenta un ottimo investimento per chi cerca una Fiat eleggibile per varie manifestazioni per veicoli d’epoca.
Altra vettura molto interessante è una Fiat-Abarth 850 Scorpione Coupè, valutata tra 40.000 e 50.000€ e all’asta col lotto 107. Parte dei meno di 200 esemplari costruiti, vive inizialmente negli States per poi rientrare in Italia. Qui diviene parte integrante della collezione e subisce un importante restauro da parte di Stefano Volpi, ex collaboratore di Giotto Bizzarrini. A causa della carrozzeria in alluminio il restauro si protrae per alcuni anni dandole però un aspetto stupendo, corredato da indicatori Jaeger e scarico marchiati Abarth. Ha partecipato a varie manifestazioni come Coppa D’Oro delle Dolomiti, Mugello Classic e Gran Premio Storico di Bergamo. Viene venduta senza prezzo di riserva.
L’ultima segnalazione per questa collezione riguarda il lotto 105, una magnifica Lancia Aurelia B24S Spider America. Splendida creatura nata dalla mano di Pininfarina, vanta una valutazione compresa tra 700.000 e 900.000€. Dotata del telaio “1062”, rappresenta uno dei 181 esemplari costruiti nel 1955 e si presenta rossa con interni in pelle chiara. Immatricolata nel giugno 1955, diviene la prima vettura ad entrare nella “Piccolo Collection” nei primi anni ’70. Si presenta come uno splendido conservato ed è matching numbers, come certificato dalla casa madre. Ha partecipato a “Le bellissime italiane” a Calenzano nel 2012 e al “Concorso internazionale di eleganza per automobili” di Montecatini Terme nel 2018.
“Black on black collection”: qualunque Testarossa purchè sia nera
Il premio della singolarità va sicuramente alla “Black on black collection”. Si tratta infatti di una collezione che vanta cinque vetture accomunate da due tratti salienti: essere nere ed essere declinazioni del modello Ferrari Testarossa.
Possiamo perciò trovare la Testarossa in tutte le sue declinazioni partendo da una “Monospecchio” del 1986 sino ad arrivare ad una F512M del 1996. Tutto questo passando tramite tutte le evoluzioni del modello nel corso del suo ciclo vitale, ossia una “Monodado” del 1987, una Testarossa del 1989 e una 512TR del 1992.
Offerte con i lotti compresi tra 115 e 119 andranno all’incanto senza prezzo di riserva e con stime variabili tra 100.000-150.000€ della Testarossa del 1989 e i 230.000 e 300.000€ della F512M.
Le altre: racers e nomi di spicco
Uscendo dal contesto delle collezioni, l’incanto di Villa Erba presenta comunque delle vetture incredibili, compreso il top lot dell’intero evento.
Prima segnalazione in ordine cronologico riguarda una Ferrari 166 MM Touring Barchetta del 1949, accreditata del lotto 123 e avente una valutazione oscillante tra 4.000.000 e 5.000.000€. Ordinata dall’Automobile Racing Club Argentina in color avorio e blu, debutta così al salone di Parigi del 1949. Inizia così una carriera da racer che la vede impegnata con successo in Sud America nel 1950 per poi tornare in Italia. Qui partecipa alla Mille Miglia del 1951, alla Coppa Toscana e alla cronoscalata Susa-Moncenisio del medesimo anno.
Nel 1954 la Carrozzeria Vignale vi monta una carrozzeria in alluminio in stile berlinetta e nel 1956 la vettura sbarca negli USA. Qui riceve un motore Chevrolet V8 per essere omologata su strada e così, con telaio originale “0024M” figura sulla rivista Motor Trend del Luglio 1959. Nel 1974 viene ripristinato il gruppo motore-cambio originale e nel corso degli anni ’80 torna alle origini con una nuova carrozzeria barchetta Touring. Nel corso dei successivi decenni rimane oltre oceano, fatta eccezione una breve esperienza giapponese e adesso si presenta pronta a calcare la scena di concorsi di eleganza e rally storici.
Sempre restando in tema di racers troviamo quella che probabilmente rappresenterà il top lot dell’incanto comasco. Parliamo di una vettura incredibile, una Ferrari 312PB del 1972 all’asta con il lotto 140 e accreditata di una stima tra 14.000.000 e 18.000.000€. La 312PB rimane ad oggi l’ultima vettura schierata da Ferrari nel Campionato Mondiale Sport Prototipi. Ha rappresentato il commiato del Cavallino Rampante dalle competizioni di durata in forma ufficiale, dominando la stagione 1972 con un mix tra prestazioni e piloti in grado di portarla nella leggenda.
La vettura all’incanto ha chassis “0886” ed ha un palmarès che comprende le vittorie alla 1000km del Nürburgring e di Buenos Aires, oltre a due podi alla 1000km di Monza e alla 12h di Sebring. Sempre guidata dal compianto Ronnie Peterson in coppia con Tim Schenken nel 1972, viene ritirata dalle competizioni nel 1975 ottenendo il certificato di origine della fabbrica. Da allora ha vissuto negli Usa per poi arrivare in Gran Bretagna, passando per la Germania. Si presenta perfettamente conforme al certificato rilasciato da Ferrari, con motore e cambio che sono rimasti gli stessi da allora. In aggiunta, segnaliamo un propulsore completo di ricambio che verrà venduto insieme alla vettura.
Passiamo poi ad altre due vetture, tutte accomunate dal fatto di avere avuto proprietari di spicco. La prima di esse è una Jaguar XK120 Roadster del 1952, all’asta con il lotto 137 e valutata tra 350.000 e 500.000€. Dotata di telaio “672282”, vanta come primo proprietario Clark Gable che la sceglie in color Battleship Grey con interni in pelle rossa. Gable la tiene per un anno e mezzo, finendo spesso in copertina sui rotocalchi dell’epoca nel corso dei suoi numerosi viaggi. Rientrato in USA nel 1953 vende la Jaguar, arrivata poi all’attuale proprietario nel 1982. Sottoposta a una completa ricostruzione durata dal 2011 al 2016, riemerge dall’oblio in tempo per mostrarsi al Concorso di Eleganza di Villa d’Este dove le vengono tributati gli onori del caso. Completamente matching numbers, viene venduta con la sua targa originale.
Per ultima portiamo alla vostra attenzione una Lamborghini Countach LP400 “Periscopio” del 1977, all’incanto col lotto 122 e stimata tra 950.000 e 1.050.000€. Dotata di telaio “1120262”, nasce con guida a destra come da desiderio del primo, illustre, proprietario: Rod Stewart. Nata color rosso con finiture color tabacco, si trasferisce con Stewart a Los Angeles. Qui riceve un kit estetico full wide body e un tetto apribile in stile “targa” prima di trasferirsi in Gran Bretagna nel 1987.
Nel 2002 Stewart decide di separarsi dalla Countach e il successivo proprietario decide di mantenere la configurazione voluta dal cantante, eccezion fatta per una revisione al propulsore e per lo spostamento della guida a sinistra. Nel 2013 un concessionario parigino la vende all’attuale proprietario che la restaura riportandola alla configurazione originale, mantenendo però la guida a sinistra. Un successivo restauro, datato 2022, viene eseguito direttamente dalla casa madre garantendo per la vettura un pedigree di tutto rispetto.
Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l’automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un’infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l’amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell’Appennino Tosco-Emiliano!