In occasione di Rétromobile 2022, rassegna parigina dedicata all'auto d'epoca in tutte le sue forme, tornano ad allietarci gli incanti selezionati da Artcurial. Questi verranno battuti all'asta nelle giornate venerdi 18 Marzo e sabato 19 Marzo, nel padiglione 7.2 dell'Expo di Parigi.
Le vendite all'incanto saranno quindi divise in due giornate: il 18 andranno in asta i lotti da 101 a 300, mentre il 19 toccherà ai restanti, numerati da 301 a 372.
Le vetture sono in mostra dal 16 al 19 Marzo con orari variabili a seconda della giornata mentre saranno esposti al pubblico il giorno 17 dalle 10 alla mezzanotte.
Miti dell'Endurance all'asta
Le auto da corsa stanno rappresentando una parte importante delle aste dell'ultimo periodo ed anche alla rassegna transalpina vi sono delle racer degne di nota che spaziano dagli anni '50 ai giorni d'oggi.

Andando in ordine cronologico partiamo dalla Gordini type 18S del 1950, offerta al lotto 133. La vettura, chassis 020S, è uno dei due esemplari costruiti dal costruttore francese per partecipare alla 24h di le mans del 1950 con una coppia di piloti di spicco: Juan Manuel Fangio, cinque titoli mondiali in F1 e José-Froilán González, ricordato dai più per aver dato la prima vittoria in F1 alla Ferrari (1951).
La partecipazione alla gara di durata termina dopo 95 giri per un problema al motore dopo aver dato prova di ottime doti aerodinamiche testimoniate dalla velocità di 235km/h rilevata sul rettilineo dell'Hunaudières.

La carriera agonistica della vettura prosegue sino al 1958 anno in cui viene ritirata dalle competizioni ed inizia una serie di passaggi di proprietà che la porteranno, per qualche anno, a riunirsi con Fangio.
Ad oggi è l'unica delle 33 Gordini costruite ad essere arrivata a noi in condizioni perfette ed è dotata di motore 1.5 4 cilindri con compressore. La stima è compresa tra 800.000 e 1.600.000€.
Il ruolo di star dell'evento tocca sicuramente al lotto 203, una magnifica Porsche 907 del 1968 stimata tra 4.000.000 e 6.000.000€. La vettura, (907-031) è una shot tail ed è la penultima 907 costruita.
E' equipaggiata con un 8 cilindri da 2.2 litri da 270cv e con tali specifiche ha ottenuto un palmares di tutto rilievo, comprendente due primi posti di classe alla 1000km di Monza 1970 e 1971, un primo e un secondo posto di classe alla 24 di Le Mans 1971 e 1972 oltre a una ulteriore vittoria di classe alla 1000km del Nürburgring del 1970.

Debutta alla 1000km del Nürburgring con uno spettacolare quarto posto assoluto nel maggio 1968, per poi essere venduta l'anno seguente (con tanto di certificato firmato da Ferdinand Piëch).
Altra notevole vettura del marchio di Zuffenhausen, al lotto 202, è la 911 Carrera RSR 3.0 del 1974. Definita come una delle migliori Porsche dedicate all'attività in pista dei piloti privati, monta un motore di 2992cc da 300cv e grazie al peso inferiore ai 900kg riesce a accelerare da 0 a 100km/h in meno di 5 secondi.

Si tratta dello chassis 9077, venduto a George Loos, titolare del Gelo Racing Team, che la fa correre nel 1974 ottenendo due primi posti di classe alla 1000km del Nürburgring e alla 1000km di Le Castellet, mentre si ritira dalla 24h di Le Mans a causa di un guasto all'alternatore.
Nel 1975 è prima classificata a Imola in GT-EM1 e seconda a Hockenheim. Nel 1976 viene veduta a Mario Balestra che la schiera in cromia “Renato Balestra” ottenendo un secondo posto al Giro d'Italia dello stesso anno. Cambia poi varie proprietà sino al 1985, quando viene acquisita da Ernst Schuster che la fa restaurare tra il 1987 e il 1991, per poi conservarla nella sua collezione senza farla correre sino ad oggi. E' perfetta per la Le Mans Classic e viene stimata tra 1.800.000 e 2.400.000€.
Ferrari: collezione Maître Etienne Léandri in evidenza
Relativamente al marchio del cavallino rampante la parte del leone viene recitata dalla collezione Maître Etienne Léandri, che propone in vendita delle supercar di Maranello veramente mozzafiato.
Il famoso avvocato difensore dell'Ordine degli Avvocati di Monaco e Consigliere di Stato ha costruito negli anni una notevole collezione di vetture, tanto da essere soprannominato “L'avvocato della Ferrari”.

In ordine cronologico la prima da citare è la superba Ferrari F40 del 1989, chassis 80761, consegnata al collezionista transalpino il 21/07/1989 e venduta dall'importatore Charles Pozzi di Levallois. Si presenta col lotto 161 in cromia Rosso corsa, colore ripreso anche dalla selleria interna, ed ha fatto tutti i tagliandi presso Ferrari Monaco. Con una percorrenza di 13284km, viene stimata tra 1.300.000 e 1.600.000€.
Proseguendo con la medesima collezione, il lotto 162 ospita una ferrari f50 del 1996, uno dei soli 349 esemplari costruiti, con appena 1318km percorsi.
Consegnata sempre da Charles Pozzi a Levallois il 24/06/1996, presenta esterno Rosso con interni Neri e Rossi e viene valutata tra 2.700.000 e 3.500.000€.

Da segnalare anche i lotti 163 e 165, rispettivamente una Ferrari Enzo del 2003 stimata tra 2.300.000 e 2.800.000€ e una Ferrari LaFerrari del 2013, valutata tra 2.200.000 e 2.800.000€.
Zagato: un tris Alfa Romeo
Tra le varie proposte parigine, si segnalano tre magnifiche Alfa Romeo carrozzate da Zagato, caratterizzate da notevole studio aerodinamico e bellezza senza tempo.

In ordine temporale, la prima proposta è una Alfa Romeo Giulietta SZ Coda Tonda del 1961, in asta col lotto 119, venduta in Inghilterra con Chassis AR-00051 e con certificato Alfa Romeo Storico ad attestarne l'originalità. Utilizzata solo su strada, viene restaurata da Bruno Lafourcade dopo il 2012 e da allora ha percorso meno di 1000km. Splendido esemplare (uno dei 200 costruiti), col suo rosso acceso viene stimata tra 400.000 e 600.000€.
Seconda vettura del carrozziere milanese è rappresentata col lotto 180: Giulietta Sprint Zagato “Coda Tronca” (SZ2) del 1963. Uno dei 44 esemplari costruiti, viene consegnata a La Spezia nel 1963 e nello stesso anno, come da documenti dell'Automobile Club Di Firenze, viene iscritta alla Coppa della Consuma.
Completamente restaurata nel 2000, viene fornita con un motore 1.600cc per le gare d'epoca e del suo originale 1.300cc. Valutazione tra 400.000 e 600.000€.

Ultima, ma solo in ordine cronologico, è la vettura del lotto 176, una Giulia TZ del 1965.
Figlia della felice connubio tra Giuseppe busso e della carrozzeria Zagato, quest'auto, una dei 112 vetture costruite, ha una storia molto particolare, legata al suo brillante color Rosso.
Ordinata alla SoFAR di Parigi bianca con interni neri al momento della consegna ci si rende conto che la vettura è arrivata in color Rosso. Maurice Zadouroff, il primo intestatario non gradisce l'incomprensione e la fa riverniciare immediatamente in giallo. Dopo vari passaggi di proprietà ritorna al rosso con cui si mostra all'asta Artcurial del 2014 (venduta per oltre 900.000 Euro).
Viene valutata tra 1.200.000 e 1.400.000€.

Bugatti: un esemplare più unico che raro
Per onorare il marchi Bugatti è doveroso segnalare una particolarissima 37A del 1926, offerta al lotto 147. Tale vettura è un esemplare unico per caratteristiche e storia.
Nata come una 37 (una delle tre prodotte a ottobre 1926) inizialmente fa bella mostra di se nello showroom Parigino della casa. Viene quindi ritrovata nel 1957 sul retro dell'officina Bugatti che segue le vetture di proprietà di Jacques Dufilho, noto attore belga trasferitosi in Francia e amante del marchio, tanto da possedere altre sette vetture del marchio.
L'attore acquista la vettura e sotto la sua proprietà l'auto viene ricostruita e personalizzata con un meticoloso lavoro condotto tra il 1958 e il 1968. Tra i vari interventi, viene installato un compressore (rendendola implicitamente una 37A) oltre a migliorie specifiche su motore, meccanica e freni.
Dufilho ha continuato ad usarla quotidianamente per spostarsi nella sua azienda agricola e a regalarle un'eccezionale cura per tutta la durata della sua proprietà.

Dopo la vendita all'asta nel 1981 l'auto cambia diversi proprietari fino a tornare all'incanto nell'asta Artcurial. Nota tra gli appassionati di Bugatti come la “Dufilho 37”è stimata tra 900.000 e 1.200.000€.
Le “strane”: dai Vip ai trattori
Per ultime vi segnaliamo le auto un po' più eclettiche che potrete trovare all'incanto parigino.
Per chi avesse ambizioni da capo di stato potrebbe essere molto interessante una ZIL 114 del 1967, venduta col lotto 345. Mitica Limousine sovietica, sembra che il suo possente v8 da 7l e 300cv abbia servito il presidente della repubblica della Mongolia prima di finire al Museo delle auto dei capi di stato. Viene valutata tra 40.000 e 60.000€.

Per chi fosse interessato ad auto dal passato VIP segnaliamo un Range Rover 3.5 v8 del 1976 appartenuta ad Alain Delon, totalmente restaurata, matching number e splendida nel suo Bahama Gold. La valutazione oscilla tra 80.000 e 100.000€

Sempre per il filone delle auto delle celebrità si fa notare il lotto 211, una superba Rolls-Royce Silver Cloud LWB del 1958, carrozzata da Henri Chapron, unico esemplare allestito dal carrozziere transalpino.
La particolarità dell'auto risiede nella sua seconda proprietaria: Brigitte Bardot.
Trasformata dall'originale metallic dark green ad un più classico bianco, la diva la utilizzava per i suoi spostamenti mondani tra un set e l'altro e per partecipare agli eventi del jet set.
Divenuta midnight blue in occasione del restauro in Inghilterra, durato ben cinque anni, viene valutata tra 100.000 e 200.000€.

Per chi desiderasse invece una Porsche diversa dal solito, al lotto 199 viene offerta una Porsche diesel, ma non il solito Cayenne! Si tratta infatti di un trattore Porsche-Diesel Type A111 Junior del 1956, totalmente restaurato nel 2021 e dotato di motore monocilindrico diesel da 822cc.

Per mettervi alla guida dei suoi 12cv la stima prevista varia tra 15.000 e 25.000€.

Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l'automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un'infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l'amatissima ford escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell'Appennino Tosco-Emiliano!