Non è solo RM Sotheby’s ad approfittare del Salon Retromobile per un’asta di auto d’epoca. L’occasione di avere a disposizione un enorme numero di appassionati accorsi nella capitale Francese è un’occasione troppo ghiotta.
In questo la casa d’aste Inglese si distingue per un incanto con lotti di automobilia, moto e vetture, tutti battuti il primo Febbraio. Un super lavoro per i banditori, visto che l’asta è composta da ben 162 lotti.
Microcar collection e le 7 sorelle Aston Martin
Le vetture, offerte con lotti numerati da 101 in poi, sono ben 98, di cui 53 senza prezzo di riserva. Un attestato di fiducia per le vetture proposte in vendita.

I primi lotti (numeri da 101 a 107) riguardano una prestigiosa collezione di Microcar. L’asta infatti propone una selezione delle più famose vetturette Europee degli anni 50-60, periodo in cui questi veicoli ebbero grande fortuna come trait d’union tra il mondo (costoso) delle autovetture e il più accessibile mercato delle due ruote.

Qui vengono proposte Isetta (in versione BMW 300), Messerschmitt, Heinkel, Fuldamobil, Zündapp Janus e ben 3 Goggomobil, dall’elegante T250 alla tondeggiante T300 fino a chiudere con la rara Dart, una microspider su meccanica Goggomobil e carrozzeria in vetroresina assemblata in Australia.

Tutte queste vetture sono offerte tutte senza riserva e sono tra le più famose Microcar prodotte. Avrei aggiunto volentieri Acma Vespa e Mivalino, ma non ci si può davvero lamentare.
A fare da contraltare a cotanta minimalità, troviamo l’esclusiva collezione “Aston Martin V8 Racing Collection”. Si tratta di una serie di 7 “special edition” costruite da Aston Martin per clienti VIP. Sono declinazioni in colorazioni diverse dell’edizione 2010 della Aston V8 Vantage Coupé. Quello in vendita è il set 007/007 (cioè l’ultimo set prodotte).

Pochissimi i chilometri percorsi, con la possibilità di acquistare tutto il set di 7 vetture in blocco o ad auto singola (stima fotocopia per tutte da 40 a 60.000 Euro). Una follia averle tutte assieme? Non saprei. Certo, dividere le sorelle sarebbe un vero peccato.
Top lots: Lamborghini a colori
Asta abbastanza strana quella di Bonhams. Tantissime sportive di gran pregio ma sono poche, soprattutto tra le storiche a superare la fatidica soglia del milione di Euro di stima.
Top lot, sia per fascino che per intrinseca bellezza è certamente il lotto 123 dove viene offerta una Lamborghini Miura P400 S nel più classico dei colori: Giallo Fly.

La stima attorno al milione di euro sarebbe coerente con le richieste “europee” per questo tipo di vettura, solo che l’auto è rimasta sostanzialmente ferma dal 1986 fino ai giorni nostri. Sono quasi 40 anni di stop.

Le verifiche (e i costi conseguenti) non spaventeranno i compratori, considerando che comunque la vettura è offerta SENZA riserva.

Se la Miura gialla è un po’ un classico, lo stesso non si può dire per il lotto seguente, il 124, dove viene offerta una Countach P400 S in un eccentrico Blu Notte metallizzato.
A giudicare dagli scatti di Bonhams, questo blu notte è più vicino ad un blu elettrico, ma se le info d’asta sono corrette (e lo si spera sempre) l’auto così adorna sembra potente e affilata come una lama.

Ex showcar al Salone di Ginevra 1981, è un ibrido tra prima e seconda serie della S e viene stimata tra 580 e 700.000 Euro. Le Countach in asta son sempre imprevedibili. Chissà se troverà un compratore, considerando che il lotto NON è NO reserve.
Ultima Lamborghini, in una sezione top lot praticamente monomarca, proponiamo un’eccentrica vettura che raramente troviamo in asta. Si tratta di una Lamborghini LM002, la “Rambo-Lambo”, presentata in un colore che sa più di aperitivo milanese che di avventura Sahariana: Blu Acapulco metallizzato.

L’auto si racconta sostanzialmente da sola, spinta dal V12 gemellato con quello della Countach. E’ un 1990 (anche se è stata immatricolata solo nel ’94) e ha percorso in 34 anni appena 11.000 Km.

La stima è tra i 350.000 e i 500.000 Euro e va considerato che, fatture alla mano, dal 2016 per mantenerla in efficienza sono stati spesi oltre 100.000 Euro. Troverà un’estimatore che possa ripagare tanto affetto? La risposta è si, visto che l’auto è proposta senza prezzo di riserva.
Caro parcheggi, un’amarcord personale e un’ufo su strada
In un’asta dominata, come presenze, da vetture Aston Martin (tantissime le moderne) compreso il lotto 121 dove troviamo l’ultima DB4 prodotta (stima 300-400.000 / no reserve) spicca l’eccentrica presenza del marchio di lusso Facel Vega.
Quale migliore occasione per Bonhams, nella capitale Francese, per offrire il meglio della produzione automobilistica d’oltralpe? A catalogo troviamo due Facel Vega. Al lotto 182 una “big” FV3 Coupè (stima 170-230.000) ma ad attrarre le attenzioni è il lotto 139, con una Facel II Coupé (1962).

Quest’auto ha una storia particolare perché parte di una collezione di 4 vetture Facel Vega appartenenti a un collezionista deceduto nel 1988. Entrate in possesso della moglie, nel 1999 sono sequestrare dalla corte Francese per problemi di debiti. Lasciate in un parcheggio coperto e custodito a spese della proprietaria fino al 2020, vengono infine vendute in blocco per pagare gli oltre 20 anni di sosta in garage!
Viene proposta oggi, come progetto di restauro (è ferma dal 1988), per una cifra stimata tra 200 e 250.000 Euro. Quando si dice che i parcheggi son diventati costosi!
Grossa sorpresa personale al lotto 142. Si tratta di una Fiat 1100 S Berlinetta Mille Miglia. Forse, con questo nome vi dirà poco, ma gli appassionati drizzeranno certamente gli orecchi alla parola “Gobbone”.

Eccentrica Fiat, figlia del reparto Carrozzerie Speciali, ha la sua peculiarità nella linea a gobba, in ossequio alle tendenze aerodinamiche del tempo. Questa Fiat è un ricordo personale ben vivo avendola incontrata molte volte nelle “mie” rievocazioni della 1000 Miglia.
E’, tra le altre cose, iscritta al Registro della Freccia Rossa in qualità di “Partecipant” dato che ha corso la gara competitiva nel 1953 (nono posto di categoria).
Sorprende trovarsela in vendita, avendola vissuta sulla strada poco tempo fa. Stima 400-450.000 Euro. Difficile azzardare un’ipotesi su questo lotto, davvero insapettato.
Per chiudere questa sezione, un’assoluta rarità, soprattuto in ambito Europeo. Viene offerta al lotto 190 un’incredibile Mazda Cosmo 110S.

Assieme alla Toyota 2000 GT è una delle più iconiche vetture Giapponesi mai prodotte, spinta dal prodigioso motore Wankel a lobi rotanti. E, ancora più sorprendente, si tratta di una vettura “Europea”, una delle sole 3 vendute in Francia.

Una vera “must-have” per gli appassionati di vetture storiche Giapponesi, viene stimata tra 100 e 130.000 Euro. Ma sono convinto che possa incontrare anche cifre più “consistenti” se ad offrire c’è un vero appassionato.
Da tenere d’occhio
Per chiudere la rassegna di vetture di Bonhams, segnalo la presenza, abbastanza inusuale di moltissime vetture prewar comprese un paio auto pre-1900, perfette per la London-to-Brighton.
Ecco inoltre, una serie di lotti da tenere d’occhio

- Lotto 137 – Maserati A6 1500/3C
Prima Maserati “stradale” (1 di 61) qui con triplo carburatore – Stima 450-650.000 - Lotto 155 – Fiat-Abarth 750 Berlinetta Zagato
Offerta senza riserva – Stima 80-100.000 - Lotto 181 – BMW 503 Coupé
Seconda Serie – Stima 110-150.000 - Lotto 130 – Fiat-Abarth 2200 Allemano Spider
Una delle sole 28 costruite. Rarissima Spider altogamma – Stima 130-150.000
Dove e quando
L’asta Bonhams “LES GRANDES MARQUES DU MONDE À PARIS” si terrà il primo Febbraio a The Grand Palais Éphémère, padiglione espositivo a Champs De Mars a Parigi. L’asta avverrà in due fasi: alle ore 12, verranno battuti i lotti 1-33 (automobilia) e a seguire, a partire dalle 13.30 partirà la vendita di moto e autovetture.

I pezzi saranno visibili al pubblico il 31 Gennaio (oraio 9-18) e anche nel giorno d’asta con lo stesso orario.
Buona asta storica a tutti

Esperto informatico e CTO di un importante archivio fotografico, da sempre appassionato di auto classiche e fotografia ho avuto il privilegio di vedere i miei scatti pubblicati sulle principali testate di auto storiche, da Petrolicius a Ruoteclassiche.
Nel 2017 ho creato Ciclo Otto