Si terrà sabato 14 Maggio, con inizio alle 17:30, l'asta di RM Sotheby's di Monaco, uno degli incanti di auto classiche e sporive più interessanti di questa primavera. L'asta si terrà al Grimaldi Forum nel Principato di montecarlo e farà, come da consuetudine, da contorno al Grand Prix Historique di Monaco.
I lotti saranno visionabili venerdì 13, dalle 10 alle 20, e sabato 14 dalle 10 alle 17, poco prima dell'apertura delle offerte.
Le vetture presenti sono decisamente interessanti e, come suggerisce la location, in larga parte esclusive.
Mansell Collection: la storia della F1 è qui
La parte del leone, e non potrebbe essere altrimenti dato il soprannome di Nigel Mansell, spetta prevedibilmente alle vetture offerte dall'ex pilota inglese.
Ad attirare le attenzioni del grande pubblico sono specialmente le due monoposto con cui il driver ha corso nella sua carriera.
Per prima, in ordine cronologico, merita una menzione la Ferrari 640 F1 con cui il pilota ha affrontato la stagione 1989 di F1. Titolare del lotto 125 e valutata tra i 2.500.000 e i 5.000.000€, l'auto ha ottenuto due vittorie (con rimonte travolgenti) e svariati podi, oltre a detenere un importante primato tecnologico.

Si tratta infatti della prima monoposto dotata di cambio semi-automatico, strada poi seguita anche dagli altri costruttori e destinata a segnare l'inizio dell'era moderna della F1. La monoposto, giunta terza nel mondiale costruttori 1989, non viene utilizzata dalla fine di quella stagione e necessita pertanto delle cure di Ferrari Corse Clienti.
Altro pezzo pregiato della carriera del “Leone” inglese è la Williams-Renault FW14 (lotto 126), con la quale Mansell ha disputato la stagione 1991. Nata dal genio di Adrian Newey, la monoposto inglese motorizzata Renault vince con Mansell ben 5 gran premi ma questo non risulta sufficiente per vincere il titolo mondiale.

Senna si rivelerà avversario incontenibile, entrando involontariamente nella storia di questa monoposto facendosi portare ai box dopo aver finito la benzina nel corso dell'ultimo giro del GP di Silverstone. Inutile sottolineare come si tratti di una immagine tra le più iconiche di quella stagione e della storia stessa della F1.

Anche questa vettura necessita di una verifica accurata della meccanica dato che non viene utilizzata dal 1991 e ed è stimata tra 1.500.000 e 3.000.000€.
Dall'endurance ai rally: racers per tutti i gusti
Non mancano spunti interessanti anche per chi ama le vetture da corsa, con vetture notevoli e storicamente significative.
Per gli amanti dei rally segnaliamo una Renault 5 Turbo Gruppo 4, (lotto 145) e stimata tra i 350.000 e i 450.000€. Si tratta del primo esemplare costruito (telaio B0000036) e risulta originariamente intestato a “S. A. Renault Sport”.
Debutta col mitico Jean Ragnotti al Tour de France 1980, sfiorando la vittoria, e ottiene un solido quarto posto al Tour de Corse dello stesso anno. Al Rally di Montecarlo 1981 la vettura agisce come apripista per poi proseguire la sua carriera nei rally. Ritirata dalla casa madre, viene da questa venduta nel 1989 dando inizio ad una serie di passaggi di proprietà che hanno portato anche a interventi per 50000€ di spesa.

Parlando del mitico Gruppo B non si può fare a meno di pensare all'Audi Sport Quattro, vettura iconica e leader della tecnologia a quattro ruote motrici. Ne troviamo all'incanto un bellissimo esemplare stradale (lotto 165) e stimata tra i 750.000 e 1.000.000€.
Si tratta di una delle 200 vetture costruite per ottenere l'omologazione necessaria per poter gareggiare e si presenta in uno sgargiante rosso. Ha percorso solamente 2785km dalla sua consegna, avvenuta per mano della Hans Kraft GmbH di Ingolstadt nel maggio 1984.

Passando alle vetture che hanno fatto la storia nelle gare endurance l'attenzione viene subito catturata da un gioiello italiano. Si tratta del lotto 146, una magnifica Alfa Romeo 33/3 Sport Racer stimata tra 1.700.000 e 2.100.000€. Creatura dell'Autodelta di Carlo Chiti, debutta nel 1969 alla Targa Florio guidata da Toine Hezemans e Masten Gregory.
L'anno successivo compare tra le quattro 33/3 iscritte alla 24H di Le Mans e potrebbe tranquillamente giungere seconda ma viene squalificata dopo 220 giri per aver ricevuto una spinta non regolamentare. Sfuma quindi il podio per il compianto Nanni Galli e Rolf Stommelen ma questo non impedisce alla vettura, con il numero “35”, di apparire nel film culto di Steve McQueen dedicato alla classica de La Sarthe. Venduta nel 1973 con documenti firmati dallo stesso Chiti, passa di mano quattro volte sino ad oggi e viene restaurata tra il 2012 e il 2020 con una spesa di ben 700.000€.

Altra notevole esponente del mondo endurance è la vettura offerta al lotto 168, una magnifica Jaguar XJ-R 9 del 1988 stimata tra 1.900.000 e 2.400.000€.

Terzo esemplare prodotto nelle strutture della TWR, chassis 388, debutta nei test di Big Spring in Texas nel gennaio 1988 coprendo subito 400 miglia alla ricerca del giusto setup. Dopo le stagioni 1988 e 1989 che portano a vari podi a fronte di vittorie delle vetture gemelle, la consacrazione arriva alla 24h di Daytona del 1990 con l'auto che vince guidata dal terzetto composto da Davy Jones, Jan Lammers e Andy Wallace.
Finisce poi la stagione e la vettura rimane nel museo della Tom Walkinshaw Racing sino al 2003 per poi essere restaurata nel 2006.
Da Maranello a Monaco di Baviera passando per Sant'Agata Bolognese
Entrando nel club di lusso delle auto stradali destinate a fare grandi numeri nell'asta di Monaco, non possiamo che fare un viaggio in tre tappe.
La prima tappa riguarda Maranello e i suoi cavallini rampanti.
Iniziamo con quella che dovrebbe essere, per valutazione, la starlette assoluta dell'incanto di Montecarlo. Si tratta del lotto 178, una magnifica Ferrari 340 MM Spider carrozzata da Vignale e valutata tra 6 e 8 milioni di €. Si tratta di uno dei 10 esemplari costruiti, dotata del mitico v12 Colombo e di un serbatoio da 177 litri studiato appositamente per l'endurance.
Ordinata negli Usa da Sterling Edwards, tramite l'importatore Luigi Chinetti, viene testata direttamente in Italia dal proprietario percorrendo un itinerario paragonabile alla Mille Miglia.

Dopo questo curioso “rodaggio” la vettura inizia la sua carriera da racer negli USA vincendo numerose gare nel campionato SCCA del 1954. Continua ad ottenere splendidi risultati anche nel 1955 dopodiché inizia una seconda vita lontana dalle piste, fatta di vari passaggi di proprietà e di cambiamenti cromatici.
Riprende poi nei primi anni 2000 la cromia Rossa attuale e con questa vince la Phil Hill Cup a Pebble Beach nel 2015. La vettura ha motore, cambio e asse posteriore originali e per ognuno di questi elementi viene fornito un pezzo di ricambio.
Proseguendo con le vetture del cavallino rampante segnaliamo una magnifica Ferrari 365 GTS/4 Daytona Spider, carrozzata da Scaglietti e offerta al lotto 164.
Con lo chassis 16839 è l'esemplare numero 90 di 122 costruiti e si presenta in uno bellissimo giallo Fly con interni in pelle nera. Completata in fabbrica nel marzo 1973 viene immatricolata in Nevada poco dopo.

Dopo qualche passaggio di proprietà statunitense sbarca in Germania negli anni'80, prima di tornare negli States dove viene sottoposta a manutenzione e restauro per riportarla nelle condizioni originali. E' matching numbers, certificata “Ferrari Classiche” e viene valutata tra 2.000.000 e 2.200.000€.
Restando in Emilia ma cambiando provincia approdiamo a Sant'Agata Bolognese, terra natia della Lamborghini. Troviamo all'incanto una magnifica Miura SV del 1971, in vendita col lotto 134. Si tratta della prima delle 21 Miura SV costruite per il mercato statunitense e omologata con le specifiche necessarie.

Monta chassis 4884 accoppiato ad un motore sperimentale sin dalla nascita, allestito secondo le specifiche dettate da Alberto Pedretti della Modena Racing Company Inc. of New York, importatore ufficiale per gli States. Dopo vari passaggi di proprietà in USA la vettura torna in Europa, nello specifico in Germania, dove viene sottoposta a lavori manutentivi per complessivi 170.000€. E' stimata tra 2.200.000 e 2.600.000€.
Concludiamo il nostro viaggio europeo a Monaco di Baviera, con una bmw 507 del 1958. Si tratta di un esemplare della seconda serie, (lotto 158) e stimato tra 2.100.000 e 2.500.000€. Lo chassis 70140, viene venduto a Roma il 4 giugno 1958 e si presenta in color Grafite.

Rimane in Italia dove negli anni '70 viene riverniciata in grigio antracite, colore con cui si presenta ad oggi. Viene fornita di hard top in alluminio rifinito a mano e con la sua autoradio Becker Brescia originale. La vettura è matching numbers e certificata da Bmw Classic.
Una 356A 1600 Cabriolet da salvare
Il lotto 124 è un vero e proprio barn find. La Porsche 356A 1600 Cabriolet messa all'asta viene da 50 anni di oblio in un fienile danese. Costruita nel 1956, viene venduta dalla Skandinavisk Motor Company of Denmark il 30 Marzo 1957 e nel 1958 riceve una nuova trasmissione sostituita in garanzia. Nel 1959 Esben A. Ubbesen acquista la vettura per la moglie che la usa sino ai primi anni '70, quando viene riposta in un fienile sino al 2021.

Nel corso degli anni viene costantemente lubrificata e mantenuta nelle sue parti vitali. Viene venduta con installato un motore 1.6 volkswagen ma è dotata di tutte le parti originali, che le valgono il certificato di autenticità Porsche.
Si tratta indubbiamente di un progetto di restauro oneroso ma destinato a grandi risultati, per una vettura di grande valore, stimata tra 150.000 e 180.000€.
Le “strane”: dalla spiaggina alla “Rambo Lambo”
Ed eccoci al consueto appuntamento con le vetture più singolari all'asta, in grado di risaltare in mezzo a tante supercar di ogni tipo.
Partiamo, in rigoroso ordine cronologico, da una Fiat 600D Jolly carrozzata ghia del 1962 offerta al lotto 175 e stimata tra 80.000 e 120.000€. Non si tratta di una banale replica ma di un esemplare, immatricolato il 25 settembre 1962 e subito inviato alla carrozzeria Ghia. Da qui esce convertita in “spiaggina” e viene venduta il 24 novembre 1964 alla Ignis.

La nota fabbrica italiana di frigoriferi la utilizza come auto promozionale sino al 1967, anno in cui viene riacquisita dalla Filiale Fiat di Varese. Qui rimane una settimana prima di essere scelta da Gianni Agnelli come regalo per la sua personale segretaria, la Sig.ra Silvia Tunconi. Costei la mantiene perfettamente fino al 2013, anno in cui passa all'attuale proprietario che la acquisisce con nemmeno 11.000km percorsi.
La seconda vettura arriva dal 1964 ed è una Citroën 2CV 4×4 ‘Sahara', nello specifico una delle 85 costruite nella fabbrica di Vigo in Spagna e destinate alla Guardia Civil iberica. Questa curiosa versione della vetturetta francese prevede un motore per asse, nello specifico l'allora propulsore di 425cc previsto in due unità. Dopo la carriera militare in Spagna la 2cv “vola” in Gran Bretagna nel 1983 e viene poi acquisita da un dipendente del marchio transalpino nei primi anni 2000.

Riceve poi un restauro approfondito che la vede tornare alle condizioni originali, visto che un propulsore dei due era stato sostituito da un più moderno 602cc. All'incanto col lotto 123, viene valutata tra 70.000 e 100.000€.
Ultima segnalazione riguarda una Lamborghini LM002 del 1988, all'incanto col lotto 156 e stimata tra 280.000 e 320.000€.

Venduta nuova in Svizzera, la “Rambo Lambo” ha trascorso qui la maggior parte della propria esistenza, percorrendo nelle mani di vari proprietari, 44.560km. Motore, differenziale e carrozzeria sono stati restaurati.
Certificata da Lamborghini, necessita comunque di cure speciali prima di poter tornare su strada.

Nato in una notte del dicembre 1985 e fiorentino doc a tutti gli effetti, sin da piccolino si vedeva la mia forte passione per l'automobile, testimoniata dal fatto che prima ancora di parlare fluentemente deliziavo i miei genitori con i nomi delle auto viste e riconosciute sulle riviste del periodo! Ho vissuto un'infanzia felice scorrazzando con la Citroen 2CV 6 Special rossa di mia madre e l'amatissima Ford Escort SW del 1994, auto di mio padre e da me fortemente desiderata al punto da sceglierne il colore!
Nel corso degli anni sono stato tra i fondatori del Knight Rider Italia, fan club italiano della serie Supercar e sono divenuto assiduo frequentatore della 24h di Le Mans con una gang di amici impareggiabili. Sono anche motociclista da più di dieci anni, vi aspetto per un panino insieme sui passi dell'Appennino Tosco-Emiliano!